Appalti pubblici, traffico illecito di rifiuti, estorsioni, usura. Così si arricchiva la cosca del crotonese ‘Greco’ di San Mauro Marchesato interessata ad estendere le sue radici criminali in Piemonte. In particolare hanno cercato di infiltrarsi nei lavori si scavo dell’Alta Velocità, in Val di Susa. Questa mattina i carabinieri del Ros, sotto la direzione dell’antimafia torinese, hanno dato esecuzione a venti ordinanze di custodia cautelare in carcere per associazione di stampo mafioso, a Torino, Milano, Genova, Catanzaro, nell’ambito all’operazione «San Michele», uno dei santi cari alla ’ndrangheta, ma anche il nome di un bar di Volpiano, dove gli indagati si ritrovavano a discutere. L’inchiesta è affidata ai pm Roberto Sparagna e Antonio Smeriglio. Con lo stesso provvedimento è stato disposto il sequestro preventivo di società e beni per un valore complessivo di 15 milioni di euro. Sotto sequestro anche una cava a Sant’Antonino di Susa, dove dovevano essere conferiti i rifiuti senza essere trattati preventivamente. Tra gli arrestati un investigatore privato che forniva i suoi servizi di informazione alla cosca e un intermediario immobiliare.