Sabato 14 giugno, nelle ore centrali della giornata, in un condominio, su una delle strade principali di San Giovanni in Fiore, nel quale al primo piano dello stesso, vive il Sindaco Barile, qualcuno ha provato a forzare la porta d’ingresso del Primo Cittadino, tentando di entrare in casa. Ormai da più’ di tre anni non c’è tregua: prima gli pneumatici tagliati più volte, poi i bulloni delle ruote svitati (vero e proprio attentato alla vita), minacce reiterate e atti vandalici: la casa di campagna bruciata e, la sera dopo l’accaduto, anche l’abitazione della madre del Sindaco messa a soqquadro. Una escalation interminabile. E sabato, addirittura in pieno giorno, qualcuno cerca di entrare in casa. Vengono allertati immediatamente i Carabinieri della stazione di San Giovanni in Fiore, i quali hanno fatto subito il sopralluogo.
Il Sindaco, fortemente provato, dice: “Avevo il sospetto che arrivassero a tanto e lo hanno fatto. Questo e’ il gesto più oltraggioso tra tutti gli altri ricevuti. Non credo si tratti semplicemente di ladri, tutti sanno che la mia casa e’ ben protetta e controllata per poter essere oggetto di un furto, e’ chiaro quindi che hanno voluto darmi un segnale: possono entrare in casa mia quando vogliono. Non ho paura, ma adesso e’ davvero troppo! Il sindaco, chiunque esso sia, si rispetta e a nessuno si deve permettere di dare tali segnali di sfacciataggine nei confronti delle istituzioni. Non so se, a causa del maltempo di ieri, riusciremo a recuperare le immagini della telecamera e prendere i giusti provvedimenti, in ogni caso io, che voglio continuare il mio lavoro di sindaco, dovrò sentirmi in un modo o nell’altro più protetto”.