A Petilia Policastro i bambini della parrocchia di San Giuseppe e le catechiste, Caterina, Sina e Rosetta, hanno fatto visita agli ospiti del centro di seconda accoglienza per immigrati e richiedenti asilo ‘Villa Caruso’. La struttura, nata grazie ad un progetto presentato dal comune di Petilia Policastro in partenariato con la cooperativa sociale Co.Ri.S.S. fa parte della rete Sprar, che a livello nazionale è monitorato e coordinato dal Sevizio centrale. Ad accogliere i giovani visitatori e le accompagnatrici, i migranti della struttura, con lo slogan in favore delle studentesse nigeriane rapite da Bokoharam, ‘Bring back our girls’, gli operatori sociali, Francesco, Domenico, Rosaria, Luigi, Giuseppe e la responsabile organizzativa, Eleonora. Un pomeriggio, all’insegna dell’integrazione e dell’ospitalità. Tante e curiose le domande che i piccoli petilini, hanno rivolto agli immigrati: da “hai mai visto un leone?” a “qualche volta hai fatto un giro su un cammello”. Insomma, un bel momento di convivialità, concluso con un ottimo buffet di dolci offerto dai genitori dei bambini, agli ospiti di Villa Caruso.