I Sindaci del Marchesato (Roccabernarda, Mesoraca, Cotronei e Petilia Policastro) esprimono la totale contrarietà a quanto comunicato circa l’intenzione della Soakro di applicare “un lieve” aumento delle tariffe del sistema idrico integrato. “Ribadiamo la contrarietà di tale paventato aumento, anche in virtù del fatto che non sono stati portati a conoscenza i dati del bilancio e le ragioni di tale richiesta, atteso che nessun piano industriale è stato assunto dai soci ed anche dalle amministrazioni che hanno una funzione essenziale, di rappresentatività dei cittadini-utenti e di controllo della gestione e delle funzioni – affermano Vincenzo Pugliese, Armando Foresta, Nicola Belcastro e Amedeo Nicolazzi. In ogni caso, l’aumento preannunciato non appare, in alcun modo, giustificato, a fronte di un servizio che, come si può rilevare dalle numerose, giornaliere, sollecitazioni dei cittadini che lamentano significativi disservizi, non ha uno standard qualitativo sufficiente.
Rileviamo che la funzione di controllo è costantemente impedita, con grave nocumento per le funzioni a cui sono chiamati i soci e con gravi responsabilità per gli organi amministrativi e di sorveglianza della società. In un momento di grave crisi per le famiglie che soffrono una pressione fiscale e tributaria non più sostenibile, appare, quanto mai inopportuna la decisione di SO.A.KRO, di procedere ad un ritocco delle tariffe, in assenza di trasparenza dei dati di bilancio e delle previsioni di gestione aziendale”. Pertanto i sindaci diffidano formalmente la società a non adottare alcun provvedimento di modifica, in aumento, delle tariffe, atteso che nessun piano di gestione e di programmazione è stato assunto dall’assemblea dei soci, ovvero dal competente Ambito Territoriale che, sia pur se modificato dagli ultimi provvedimenti legislativi regionali, ha mantenuto delle specifiche competenze. “Perdurando tale atteggiamento di completo disinteresse e di distanza dalle problematiche della gestione del servizio, comunichiamo che saremo costretti a recedere dal rapporto gestionale con la Soakro e di riportare la gestione del servizio idrico integrato all’interno dei rispettivi enti comunali”.