“Noi di Italia dei Valori vogliamo sapere da che parte sta il Governo riguardo il potenziale pericolo delle trivellazioni nel mar Ionio che proseguono a tutto campo. Quello che pensiamo è che non si possano sempre anteporre i grandi interessi petroliferi delle società in cerca di idrocarburi alla salvaguardia sacrosanta dell’ambiente. Il tutto su tacito assenso della Regione Calabria che ad oggi non ha adottato alcun provvedimento diretto a scongiurare tale pericolo, cosa ancora più sconcertante. E’ il caso invece di fermare queste grandi compagnie e togliere loro il monopolio sul nostro mare, che mettono in serio rischio anche a causa di collegamenti, dimostrati, con scosse sismiche – E’ quanto dichiara Antonio Lorenzano, segretario provinciale dell’IdV a Crotone. Pure i comuni costieri interessati hanno dichiarato la ferma opposizione delle popolazioni locali considerato il rilevante impatto ambientale e la vocazione turistica del territorio che verrebbe compromessa irreversibilmente.
L’intera costa ionica è infatti costituita da bellezze naturali e ambientali di particolare pregio artistico e architettonico, con numerosi siti archeologici mentre le trivellazioni sono pregiudizievoli per ogni possibilità di sviluppo del litorale ionico calabrese e del suo comprensorio con gravi danni sia dal punto di vista turistico che agricolo ed economico. Vogliamo sapere a questo punto se le normative in materia di prevenzione di catastrofi naturali e protezione civile siano state rispettate; se e in quale modo le autorità europee possono intervenire per sospendere tutte le attività relative alla prosecuzione delle ricerche petrolifere e se i rischi di eventi sismici e catastrofi naturali siano stati valutati nell’accettare le richieste di autorizzazioni. Noi di Italia dei Valori ci rivolgeremo anche alla Commissione europea per l’ambiente per denunciare a gran voce che la ricerca di idrocarburi al largo della costa ionica altera il paesaggio e la salubrità delle acque fra le più pulite del Mediterraneo e noi le vogliamo difendere.”