Si è tenuto nel Seminario Pio X di Catanzaro il convegno organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari della Provincia di Catanzaro sull’impatto delle nuove tecnologie delle comunicazioni su famiglie e giovani. Il Convegno moderato dal giornalista Claudio Venditti ha visto la presenza di molti giovani, giovanissimi, docenti e famiglie. Sono moltissimi ormai i giovani che sono perennemente connessi sui social network mediante la rete internet. Questi giovani, definiti “nativi digitali”, utilizzano con disinvoltura gli strumenti della comunicazione sociale, diversamente dai più anziani che sono definiti immigrati digitali. Presente una delegazione degli studenti della Scuola Media “Patari” di Catanzaro con l’insegnante Adele Spagnolo. Sono emerse le tante sfaccettature del fenomeno “social network”, i rischi, ma anche le opportunità. Di tutti questi aspetti i giovani siano molto consapevoli, tant’è che, nella loro testimonianza i giovani studenti Valentina Scarpino e Cristian Montesano del Liceo Scientifico Siciliani, hanno prodotto un filmato in cui recitavano la parte di una famiglia che viveva la frammentazione della relazione, persino a pranzo, in quanto tutti i componenti erano alle prese con i rispettivi “smartphone”. A nome dell’Arcivescovo mons. Vincenzo Bertolone è interventuto don Antonio Bomenuto vicario foraneo e docente del’Istituto Teologico che ha insistito sul primato della persona e dell’impegno prsonale. Il presidente del Forum provinciale, Carlo Bernardo, nelle sua relazione ha presentato i risultati di un progetto realizzato del Forum nazionale, in cui, con un sondaggio, erano state poste domande ai giovani dai sette ai diciotto anni in merito alla esposizione dei giovani alle tecnologie dell’informazione.
Le osservazioni principali emerse dall’analisi dei questionari sono state: si conferma l’uso diffuso della televisione e di Internet; sorprende un po’ che i ragazzi siano consapevoli del fatto che “la rete” presenti dei rischi; emerge che le ragazze sono più propense a confidare ai genitori eventuali ”incontri” in Internet; il cinema tradizionale è sicuramente meno frequentato; c’è una buona percentuale di “lettori” tra le fasce d’età tra i 7 e gli 11 anni ma ciò si può presumibilmente attribuire ad una sollecitazione dei docenti a leggere libri della biblioteca scolastica oppure a casa. La relazione del convegno è stata tenuta con molta sensibilità dalla dott.ssa Maria Rosa Logozzo, esperta e coordinatrice area informatica e nuove tecnologie nella segreteria internazionale di “NetOne, media for a united world”. Ha messo in evidenza aspetti relazionali e di comunione che i Social Network offrono alle famiglie. Ha evidenziato otto aspetti della net-generation utili per capirla. Libertà: le molte opzioni tra cui scegliere. Personalizzazione: ogni oggetto che mi appartiene riflette la mia personalità. Valutazione: affinato senso critico. Integrità: dire la verità e mantenere gli impegni presi, e accettazione delle diversità. Collaborazione: nati per creare relazioni. Divertimento: apprezzano ciò che si fa per vivere poiché la routine annoia. Velocità: abitudine a feedback immediati con relazioni sociali consumate con superficialità. Innovazione: desiderio di stare al passo con meno gerarchia e più collaborazione. Di rilievo inoltre le esperienze personali portate dal prof. Nicola Chiriano, che ha dialogato con gli studenti presenti, portando la sua esperienza di genitore e docente, attento utilizzatore delle nuove tecnologie, e delle possibilità che esse offrono al fine di coinvolgere le nuove generazioni nel processo di apprendimento. Un l’iniziativa, che si è arricchita con i contributi dei responsabili associazioni in un impegno comune che sono interventi nel dibattito: Coldiretti, Movimento per la Vita, Movimento Cristiano Lavoratori, Movimento dei Focolari, Rinnovamento dello Spirito, Ufficio Famiglie diocesi di Catanzaro-Squillace e il Presidente dell’Associazione Telecom-Alatel. Le Associazioni, si sono impegnate a rendere meno frammentario e saltuario un percorso a favore delle famiglie che dovrebbe divenire sistematico e costante.