Domenica 6 aprile il gruppo archeologico “Paolo Orsi” di Soverato ha visitato i comuni del cirotano, ricevuto dalla presidente di Italia Nostra sezione di Cirò Giuseppina Cupo e da numerosi esponenti della stessa sezione, seguendo un percorso guidato previsto dal programma che includeva escursioni ai nostri siti di maggior rilevanza storica-archeologica-culturale. Nonostante condizioni climatiche fortemente avverse la spedizione è andata a buon fine seppur con notevoli difficoltà dovute alla pioggia a tamburo battente, che ha determinato la sospensione della visita ai resti del santuario di Apollo Aleo in prossimità di Punta Alice ed identificati proprio dal noto archeologo Paolo Orsi nel 1921. Si è comunque riuscito a far ammirare i Mercati Saraceni con la loro incantevole vista panoramica ed il monumento della Fontana del Principe finalmente bonificato e ripulito totalmente dal degrado in cui versava negli ultimi anni, dal sindaco Roberto Siciliani che proprio in questi giorni siglerà un protocollo d’intesa con Italia Nostra per l’adozione di questo antico e importante monumento. Si è proseguito con una visita al Museo Archeologico Palopoli di Crucoli Torretta ove sono esposti reperti di eccezionale rarità dell’epoca degli Enotri, dei Bretii, dei Romani e Bizantini. Piccola pausa tra storia ed archeologia per una visita guidata in cantina, anche questa d’obbligo, essendo Cirò da secoli la terra del vino ed, ora, di numerosissime e qualificate cantine, quasi tutte impegnate proprio in questi giorni con il Vinitaly di Verona.
Nicodemo e Filomena Caparra della “Salvatore Caparra Vini” si sono resi disponibili per una visita molto esaustiva e particolareggiata all’interno della loro cantina offrendo anche un’aperitivo a base dei loro vini ai numerosissimi ospiti. La visita guidata è proseguita verso Cirò con una sosta al Museo Archeologico, un polo culturale custode di numerosi ed importantissimi reperti che risalgono dall’età del ferro fino all’epoca della romanizzazione, ed un’altra alla chiesa Santa Maria de Plateis. La spedizione è terminata al Museo del vino e della Civiltà Contadina di Cirò dove si trova una vasta e completa esposizione di macchinari d’epoca per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti vitivinicoli, oltre a beni ed arredi della civiltà contadina del territorio di Cirò e varie opere in legno lavorate a mano, pezzi unici di grande valore storico, culturale e sociale donati dalla popolazione di Cirò. Ultima tappa il Museo Astronomico Luigi Lilio dedicato al grande astronomo cirotano, che ideò la riforma del Calendario approvata nel 1528 da Papa Gregorio XIII, con la proiezione di un filmato che si riferisce alla celebrazione per i 500 anni dalla nascita del Calendario; poi una visitina alla biblioteca ove sono custodite lettere del poeta Luigi Siciliani a Giovanni Pascoli e Gabriele d’ Annunzio. Insomma tanto da vedere nonostante la pioggia ed infatti il gruppo archeologico va via soddisfatto con la promessa di ripetere ancora la bella esperienza.