“Abbiamo vissuto tutti un’esperienza molto emozionante, vivendo da vicino il grande carisma umano di Papa Francesco, grande guida spirituale che ha fatto della sua coerenza morale il punto di forza di questo inizio del suo pontificato”. Ha esordito così l’Assessore alle Attività Economiche e Produttive della Provincia di Cosenza, Mario Caligiuri, al ritorno della carovana del progetto La.Bo.Ro.Bis, ospitati dal Santo Padre nel corso dell’Udienza Generale tenutasi in Piazza San Pietro. Come chiusura del progetto, la Provincia di Cosenza si è resa protagonista di una visita in Vaticano attraverso la presentazione dei due laboratori dei comuni di Rogliano e Bisignano, che hanno potuto rappresentare un saggio di quanto prodotto nel corso delle attività incluse in La.Bo.Ro.Bis. Con la folta rappresentanza dei partecipanti al progetto, ben 90 elementi, era presente anche l’Assessore Provinciale alla Cultura, Maria Francesca Corigliano. “Mi preme ringraziare il nostro Presidente Mario Oliverio – ha proseguito l’assessore Caligiuri – per aver creduto e sostenuto sin dall’inizio il progetto La.Bo.Ro.Bis., ma soprattutto per la sua intercessione con la Prefettura della Casa Pontificia. Ciò che abbiamo inteso raggiungere con questo progetto è stato quello di proporre ai giovani della nostra provincia un modello di formazione basato una reale esperienza di apprendimento sul campo attraverso lo strumento della pratica laboratoriale.
Il nostro era un duplice obiettivo: creare occupazione specializzata, fornendo conoscenze ai giovani apprendisti, oltre a competenze e capacità utili a trovare un’occupazione o per avviare un’attività artigianale in proprio; ma anche favorire un processo di riscoperta dei mestieri artigianali e, in particolare, dell’artigianato tradizionale calabrese e di qualità”. La.Bo.Ro.Bis. ha voluto anche significare, per imprese e artigiani, un’opportunità concreta con cui attivare percorsi di tirocinio mirati alle proprie necessità specifiche. Il progetto della Provincia di Cosenza ha potuto così trasmettere, alle giovani generazioni, quelle competenze “non scritte” o codificate, che costituiscono il patrimonio del mestiere e che favoriscono concretamente un necessario ricambio generazionale attraverso l’inserimento lavorativo di nuove risorse qualificate. Un modo tangibile anche per sostenere il recupero delle antiche e prestigiose attività dei maestri artigiani di Rogliano e Bisignano, per i quali l’arte dei vasai e della ceramica, la liuteria e l’arte degli scalpellini hanno una tradizione secolare che non poteva certamente essere ignorata. Nella visita a Papa Francesco, il Comune di Bisignano era rappresentato dal maestro Marco Pirri, che ha recato in omaggio una raffigurazione su ceramica di Sant’Umile, e dal maestro Rosalba De Bonis, che ha donato a Sua Santità la prima chitarra classica prodotta da lei. Per il Comune di Rogliano, invece, è stata donata al Papa un’opera unica dei laboratori di ceramica e scalpellino, realizzata dai maestri di ceramica, Erasmo Falvo e Rossella Oddo, insieme ai maestri scalpellini, Gabriele Ferrari e Ferdinando Gatto.