“Il Pd calabrese ha dimostrato oggi di voler diventare realmente un partito tra la gente e con la gente. Posso affermarlo senza retorica e con convinzione, al termine di questa straordinaria giornata che ha visto la presenza di Matteo Renzi a Scalea”, lo dice il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Il Premier dopo aver visitato una scuola ha incontrato le istituzioni all’interno del palazzo della città per poi salire sul palco e parlare alla gente. “Oggi si è verificato ciò che non succedeva da tanto tempo: il nostro partito è riuscito a mobilitare più di cinquemila persone, che sono scese in piazza a Scalea per dire No all’illegalità. Matteo Renzi, oggi, ha pronunciato parole chiare, ha annunciato che proseguirà con decisione nel tagliare i costi della politica, nel ridurre gli stipendi “d’oro”, rassicurando i cittadini che il cambiamento in atto è profondo e reale. Quel cambiamento di cui dobbiamo essere interpreti autentici anche in Calabria proponendo, innanzitutto, uomini e donne, e idee nuove per il governo della nostra regione”.
M5S: solo slogan e passerelle
“La lotta alla ’ndrangheta non si fa a parole né con le belle intenzioni. Purtroppo, però, Matteo Renzi – Presidente del Consiglio tramite segreteria di partito – continua a dire senza mettere mano al portafogli. La comparsata del premier a Scalea la dice lunga sulla vecchia “nuova” strategia di governo, interamente basata sulla pubblicità ingannevole. Non una parola sui trasporti (certo, lui è arrivato in elicottero mica in treno!), non una parola sull’inquinamento ambientale e sull’emergenza rifiuti che attanaglia la regione, non una parola sulla Sanità allo sbando che nega il diritto alla salute a tutti i cittadini calabresi, non una parola sui tribunali che si vogliono chiudere facendo proprio un favore alla criminalità organizzata che si afferma di voler combattere – lo affermano Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti del M5S.
L’appello di Coldiretti
“Accogliamo le sfide lanciate dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi in visita a Scalea in Calabria, – afferma Pietro Molinaro – di contrasto alla criminalità organizzata e modernizzazione necessarie a creare condizioni affinchè le aziende possano garantire il lavoro. Condividiamo il suo ammonimento sull’utilizzo dei fondi dell’Unione Europei e del cambio di passo che occorre. Ma, c’è un ma a tutto questo! Rimaniamo stupiti per la decisione della Commissione Politiche dell’Ue della Camera dei Deputati che ha bocciato l’emendamento alla Legge europea 2013 finalizzato ad innalzare la percentuale minima di frutta nei succhi e bevande analcoliche dall’attuale 12% al 20%”.