I briaticesi a giorni, forse, saranno chiamati a scegliere, ancora una volta, gli amministratori che dovranno gestire la cosa pubblica per i prossimi cinque anni. Ad alcuni cittadini onesti ed amanti del proprio paese sorge dunque spontanea la domanda: ma per fare ciò che hanno fatto i Commissari governativi c’era bisogno di aspettare e pagare tanto? Alla luce dell’operato e dei risultati di questi funzionari nel governare Briatico, con la stessa protezione e lo stesso trattamento economico a loro riservato dallo Stato, burocrati della PA molto spesso senza competenze specifiche, non soggetti al vaglio di alcun consenso democratico, sicuramente sarebbe stato possibile a qualsiasi cittadino di buona volontà libero e capace e con uno stipendio molto inferiore. Oggi i nostri giovani non devono guardare al passato se non per evitare gli errori fatti da chi ci ha preceduto; altresì, sono chiamati ad impegnarsi direttamente per recuperare il tempo perso dalle passate amministrazioni che se pur scelte elettoralmente, sono risultate inadeguate e inconcludenti. Per i prossimi anni vanno scelti uomini che vogliano amministrare, liberi da condizionamenti esterni di qualsiasi natura, attraverso atti ordinari, quali la manutenzione dei beni collettivi, la corretta gestione dei servizi, la riorganizzazione e armonizzazione della pianta organica, il recupero della macro evasione delle tasse e una sana semplificazione amministrativa dei servizi ai cittadini. Con questi sentimenti ed idee essenziali un gruppo di Cittadini ed Amici in questi ultimi mesi si è messo alla ricerca di giovani risorse competenti, con saldi principi morali, con corretti valori civili e democratici, per condividere un progetto politico nuovo per Briatico. La ricerca si è sostanziata in colloqui aperti con varie famiglie di Briatico capoluogo e delle frazioni. Ad oggi, purtroppo, se pur molti abbiano condiviso l’analisi sul cattivo stato in cui versa il nostro comune e la necessità di un gruppo di nuovi amministratori non ancora avvezzi a calcare le scene comunali, provinciali, regionali e tanto meno nazionali, pochi hanno dato la disponibilità alla candidatura. La prima ragione comunemente addotta è stata quella che nessuno debba rischiare la propria incolumità fisica o quella dei propri cari, per espletare un mandato di servizio alla collettività, a causa dell’assenza di una presenza concreta e fattiva dello Stato, in una terra con troppi appetiti economici ed ambientali. La seconda è stata la difficoltà oggettiva a reperire risorse per pagare i debiti lasciati dalle precedenti gestioni, non sanati dai Commissari, per cui chi sarà eletto si troverà nell’impossibilità di poter fare alcunché di politico per migliorare lo stato di dissesto e di abbandono in cui versano Briatico città e le sue frazioni. In tal senso, purtroppo, anche questa gestione commissariale, inizialmente attesa come risolutiva, si è rilevata un fallimento quasi totale, non avendo apportato progressi nel recupero dell’evasione fiscale e delle tariffe, nell’efficacia della gestione ordinaria e nell’emissione di atti amministrativi essenziali per permettere alla nuova amministrazione di poter ripartire con un livello di bilancio, programmazione ed investimenti positivi.
E allora, davanti a questa situazione non certo esaltante, il movimento “Per Briatico” insiste sulla strada di una rinascita morale, di maggiore competenza e dell’assunzione consapevole della responsabilità derivante da un mandato elettorale che non deve essere viziato dal clientelismo o da altro. Nessun briaticese veramente amante della sua terra può disconoscere che il nuovo avanzi ovunque, che il vento della libertà sta diventando sempre più tempesta per lo sviluppo e l’occupazione delle nuove generazioni e che presto travolgerà anche noi. Tutte queste necessità portate avanti da giovani volenterosi e determinati non sono ancora emerse solamente perché il vecchio apparato politico-burocratico, con i suoi tentacoli, risulta essere ancora condizionante la volontà dei singoli. Questo circondato da portatori di consensi, a vario titolo, se pur ha lavorato in passato anche per la collettività, non ha mai ottenuto risultati soddisfacenti o quanto meno apprezzabili per Briatico; nonostante ciò, sotto la veste di portatore di esperienza e conoscenza amministrativa, continua a sentire la necessità di proporsi come unica soluzione per i danni generati. Il termine di paragone e misura è sotto gli occhi di tutti noi; basta guardare lo sviluppo fatto in questi ultimi trent’anni dai comuni limitrofi rispetto al nostro. Questo ci invita a comprendere che solo una classe politica nuova, guidata esclusivamente dall’interesse collettivo e non di parte, può fare ciò che non è stato ancora fatto.
Il movimento “Per Briatico”, con questa sua pubblica analisi e proposta invita tutti i concittadini di buona volontà a non avere timore ad impegnarsi in prima persona, a non accontentarsi più dei piccoli favori di un clientelismo becero e che, almeno per le nuove generazioni, dovrebbe essere ormai insignificante. La storica sudditanza dei briaticesi verso il marchesato, la borghesia colta e i potentati non ha portato alcun sviluppo né alle classi oneste più modeste, né a quelle medie, né agli agricoltori, né ai pescatori, né ai commercianti e né alle piccole imprese.
Per Briatico, ritiene, che non ci si possa permettere più di sbagliare nella scelta di ciò che sia veramente meglio per Briatico capoluogo e frazioni. I nuovi consiglieri si devono circondare da gruppi tecnici di fiducia con i quali affrontare in modo professionale, in via prioritaria le problematiche relative a: cultura ed edilizia scolastica, strade, viabilità, ammodernamento e razionalizzazione delle reti idrica, fognaria, illuminante, metano, recupero e/o messa in sicurezza di alcuni ruderi fatiscenti nei nostri centri, decoro dei cimiteri, abbellimento e pulizia delle spiagge, recupero dell’arredo urbano abbandonato, riapertura e recupero delle funzioni degli uffici comunali, polizia urbana. Tutto ciò ha bisogno di interventi immediati che diano un minimo di decoro e dignità a questo nostro comune riportandolo alla posizione che meriterebbe. Il movimento “Per Briatico” invita, dunque, pubblicamente tutti i concittadini che amano il nostro comune ad organizzarsi e proporsi per amministrarlo in modo nuovo, efficiente e creativo, lontano dalle vecchie logiche di spartizioni e nepotismo. Un corretto investimento su una nuova classe dirigente, oggi, dovrebbe portarci fra cinque anni ad avere finalmente amministratori formati ad accettare ed affrontare la sfida dello sviluppo e della crescita di questo meraviglioso Comune. Esso, distrutto dal terremoto, seppe rinascere con il lavoro e il sacrificio dei nostri avi migliorandosi ed espandendosi fino agli anni 80. La nuova classe dirigente con orgoglio e solidarietà non può e non deve soccombere alla mediocrità, alla rassegnazione, all’interesse personale di pochi individui che non lo amano ed ai nulla facenti, per timore di non essere adeguata o protetta dallo stato.