“Le interrogazioni presentate lunedì 3 marzo in seno al Consiglio Regionale della Calabria dall’On. Damiano Guagliardi (grazie anche al mio modestissimo contributo), sono due ed affrontano due temi molto importanti, anzi, fondamentali per la strada Statale 106 Ionica calabrese – scrive in una nota Fabio Pugliese. Nella prima, l’interrogazione (n.479) in pratica Guagliardi, chiarisce e dimostra un fatto inconfutabile: la Regione Calabria è riuscita a perdere dei Fondi Europei poiché non ha presentato alcun progetto al Bando emesso dalla Comunità Europea nel 2012. Non ha presentato progetti (lo ripeto), e non ha ottenuto alcun contributo. Nella seconda interrogazione (n.480), Guagliardi ha posto un problema più importante e di prospettiva: come è possibile pensare di ammodernare questa importante arteria viaria se non si creano i presupposti affinché essa sia finanziabile con Fondi Europei atteso che oggi c’è un cospicuo tratto della “strada della morte” che non è finanziabile e quindi non è ammodernabile poiché non esistono fondi nazionali per questa infrastruttura? Le risposte dell’Assessore Regionale ai Trasporti Fedele e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Gentile ovviamente si commentano da sole. Fedele è stato capace di negare l’evidenza. Gentile, invece, non ha proprio risposto alle questioni sollevate nell’interrogazione parlando d’altro nella completa ed assoluta mancanza di rispetto verso quei cittadini calabresi che, invece, desideravano che lui rispondesse a quella interrogazione”.
“La strada Statale 106 Ionica calabrese dal 1996 (ovvero da quando l’ACI rileva e localizza incidenti e vittime sulla “strada della morte”), fino ad oggi mentre scrivo ha provocato esattamente 475 vittime – continua Pugliese. Se assumiamo anche quanti sono deceduti successivamente al momento dell’incidente arriviamo a poco meno di 700. Gli incidenti avvenuti in questo periodo sono poco oltre i 10.000 mentre i feriti sono circa 23.000. Tutto ciò avviene in una strada che – fatta eccezione per il periodo estivo – è tra le meno trafficate d’Italia (dati Istat), anche perché attraversa un territorio, lo jonio Calabrese, tra i più poveri d’Europa e dove è in atto un processo di spopolamento (soprattutto giovanile), elevatissimo anche e soprattutto per colpa della S.S. 106 (dati Svimez). Chi è Stato? E’ Stato il governo Scopelliti ed insieme i Fedele ed i Gentile che, dati alla mano, hanno grandi responsabilità su quanto accaduto e che, quindi, da domani, anzi, da oggi non possiamo non considerare tra i responsabili di quanti sulla “strada della morte” purtroppo continueranno a perdere la vita”.
“Ecco chi sarà Stato! Chi avrà concorso ad uccidere! Provo ribrezzo assoluto per questa classe politica calabrese che non mi rappresenta, che non ha svolto il suo dovere, che non ha difeso la vita! Ringrazio, invece, l’Onorevole Guagliardi: perché sembra banale dire che ha accolto con sensibilità il mio appello tramutandolo in interrogazione da presentare in seno al Consiglio Regionale mentre, invece, posso dire che non è così. Altri consiglieri regionali di minoranza Pd, infatti, non hanno avuto alcun dubbio nel decidere di non svolgere il loro dovere di opposizione decidendo di non occuparsi di questi problemi. Infine – conclude Pugliese – intendo rivolgere un ultimo pensiero a tutte le famiglie, i parenti, gli amici di tutte le vittime della strada Statale 106 Ionica a cui mi legano sentimenti di sincera e profonda vicinanza soprattutto oggi che scopriamo chi ha disonorato ed offeso il ricordo delle vittime di una strada che, purtroppo, non cambierà e che, quindi, continuerà a mietere altre vittime semplicemente non occupandosi di svolgere, con “La Grande Bellezza”, il proprio dovere ed il proprio compito. Restano, i nostri ricordi di dolore, ed il bla, bla, bla di questi politicanti calabresi che la storia dimenticherà!”