Lavori di costruzione del 3° Megalotto della SS 106 Jonica dall’innesto con la SS 534 a Roseto Capo Spulico. Un’opera che si attendeva da molto tempo, storica e strategica per l’intera area ma che non dovrà rappresentare, tuttavia, l’ennesimo stupro al territorio. Prima della conferenza dei servizi l’ANAS incontri nuovamente i sindaci insieme e raccolga le istanze di tutto il territorio. L’opera serve ed i lavori devono iniziare. Ma nel rispetto delle attese di sviluppo sostenibile di tutta l’area interessata. È stato, questo, il grido di allarme e la richiesta, sostenuti da un coro di applausi e dichiarazioni di sostegno, ribaditi a gran voce ieri (giovedì 13 febbraio) dal Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli, nel momento pubblico di presentazione del progetto, promosso e organizzato dall’ANAS in una gremita sala dibattiti del Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Numerosissimi i rappresentanti istituzionali presenti. “Sì alla variante della 106, No allo stupro del territorio”, questi i cartelli esposti, fuori, all’ingresso del Museo. – Letteralmente invocato ad intervenire dalla platea, da rappresentanti del mondo della cultura, delle associazioni e della società civile presenti all’incontro, Ciminelli ha aperto il giro di interventi riservati ai sindaci ed alle istituzioni. Il Primo Cittadino del Paese della Secca, già impegnato da tempo sul fronte del No alla trivellazioni sullo ionio da parte delle multinazionali del petrolio, nel suo lungo ed articolato intervento ha spiegato ai responsabili ANAS presenti, E.Campa, M.Armini, V.Marzi, G.Magarò, tutti le criticità già ampiamente contestate in tutte le sedi, a partire da quelle consiliari. – Ciminelli ha, quindi, ricordato come tutte le indicazioni e gli impegni già assunti non siano stati rispettati nella stesura finale del progetto che – ha scandito – invece di prevedere un maggiore tratto naturale, dovrebbe essere tutto in trincea!
Uno scempio per il territorio! – ha detto il Sindaco riscuotendo notevoli adesioni in sala. Un impatto ambientale senza precedenti. Su 17 km, ben 7 km di trincea! Dal quasi 70% di galleria naturale iniziali ai 100% in trincea del progetto così come presentato, ne risulta territorio che sarà completamente distrutto. Vi sono tutte le condizioni, anche economiche – ha concluso – per dare ascolto alle esigenze di questo territorio. – Sulla stessa linea d’onda, Roberto Rizzuto, Sindaco di Villapiana il quale ha rimarcato come questo progetto sia stato realizzato tenendo conto soltanto di quello che c’è sotto e non di quello sta sopra. In sede di conferenza dei servizi – ha detto – si potranno e dovranno rivedere diversi aspetti che oggi non ci soddisfano. – Sono intervenuti anche i sindaci di Trebisacce Francesco Mundo e di Cassano Gianni Papasso; l’assessore regionale ai lavori pubblici Pino Gentile che ha sostenuto le richieste motivate, a nome del territorio, dal Sindaco di Amendolara, sottolineando la necessità che l’ANAS, anche prima della conferenza dei servizi, insieme ai tecnici provinciali e regionali, incontri i sindaci di questo territorio per entrare nel merito di quanto denunciato, senza sottovalutazioni – ha detto – ma anzi cercando di risolvere; ed il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio che ha esortato ad evitare la contrattazione singola su progetti di così vasta portata invitando tutti, ANAS in testa, ad impegnarsi non soltanto ad ascoltare il territorio ma a chiudere la partita entro l’estate. Oltre ai sindaci intervenuti, erano presenti anche i primi cittadini di Francavilla Marittima Leonardo Valente, di Cerchiara di Calabria Antonio Carlomagno, di Roseto Capo Spulico Francesco D’Urso e di Terranova da Sibari Eugenio Veltri. In prima fila anche l’assessore provinciale ai traporti Giovanni Forciniti, l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, i consiglieri regionali Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso, la direttrice del Museo di Sibari Silvana Luppino e Alessandro D’Alessio funzionario archeologo alla sopraintendenza archeologica della Calabria. – Anticipato stamani, in un luogo simbolo (il Museo di Sibari) ai sindaci ed ai rappresentanti istituzionali, il progetto sarà illustrato ufficialmente a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per la conferenza dei servizi cui parteciperanno le amministrazioni interessate dal progetto.