Esplode in tutta la sua incontenibile potenza, l’inarrestabile fenomeno “Carboidrati”. Sabato 8 febbraio, ad Amici, la band cirotana ha ottenuto l’accesso al serale, dopo soli 14 giorni dall’entrata nella ‘scuola’. Questa prima determinante vittoria non è figlia nè della fortuna e nè del caso; qui c’è la preparazione, c’è lo studio e c’è il talento. I Carboidrati non sono un fenomeno recente (suonano da 8 anni) e, pur essendo giovanissimi, hanno già fatto tanta gavetta, come ha ricordato Pasquale, il ‘frontman’, anzi, nel suo caso ‘frontboy’, del gruppo: matrimoni, battesimi, cresime e comunioni, lungomare e feste di piazza. Tutto questo lavoro ha forgiato i ragazzi preparandoli al palcoscenico,da dove riescono a trasmettere tutta la loro padronanza scenica e la loro disinvoltura; una disinvoltura umile e simpatica, da biricchini preparati, rispettosi dei giudici, ai quali Pasquale si rivolge sempre educato ed ossequioso, chiamando ognuno di loro ‘Maestro’ e ringraziando ogni volta per gli apprezzamenti, ricevuti anche per la loro spontaneità e semplicità, in un’epoca in cui si dà eccessivo peso al look e all’apparenza.
I Carboidrati trasmettono sicurezza, forti del loro studio e della loro preparazione musicale,elementi determinanti nelle prove con la richiesta a sorpresa di canzoni mai provate prima; infatti alla richiesta di esibirsi con “Wake me up” di Avicii, lontanissimo dal loro stile, dopo appena 30 minuti di prove, Pasquale rassicura i suoi: “Ok ragazzi, il pezzo c’è, due+due fa quattro e un do, è un do…andiamo!” travolgendo lo studio di canale5 con la loro scatenata energia. Aggiungiamo poi che Pasquale, il leader, ha portato negli studi di Amici una ventata di comica e genuina originalità: “aspetta che bevo un pò Marì” si rivolge alla De Filippi che sta per fargli una domanda. Pasquale, Antonio, Pietro, Giuseppe, Federico e Leonardo stanno portando fuori dai confini territoriali della nostra regione un’immagine sana, pulita e per bene, estremamente positiva; oltre al talento c’è il carattere, c’è la personalità e c’è la grinta, requisiti che fanno il vero artista. Strepitoso successo anche sui social, la loro pagina ufficiale creata appena il 25 gennaio, supera i 12.000 likes, in un sondaggio online del programma risultano essere i favoriti della settimana con il 98% di preferenze, ogni loro esibizione scatena un tifo da stadio. Comunque vada, per noi calabresi è già un grandissimo successo. Abbiamo bisogno di qualcosa che ci restituisca l’orgoglio dell’appartenenza, che ci faccia condividere un sogno comune e che ci ricordi che la nostra terra ci può ancora regalare soddisfazioni, non solo amarezze. I Carboidrati ci stanno regalando tutto questo. Grazie ragazzi, per averci donato un’emozione, affratellandoci in un’unica gioia condivisa, che,per una volta, mette d’accordo tutti.
I Carboidrati ottengono il serale (video)
DO’ UN EXCELLENT AI MIEI EX ALUNNI…ASPETTO ANCORA IL CD CHE MI AVETE PROMESSO;)PASCUALI’ UNN ‘C
AZZIAR A NTONUSE’
AVANTI COSI’
Sono orgoglioso dei Carboidrati e proprio perché come scriveva Erica Jong “ l’orgoglio è del cervello e non del cuore”. Sono orgoglioso dei Carboidrati non come lo è Ciccio Sessa, Mario Sculco, Settimio Sculco, Antonio Carluccio, Marcello Giardino o il padre di Federico Vaccaro, che sono orgogliosi dei figli anche perché da padri, nei Carboidrati vedono loro e, in autostima giustificatissima, sono fieri di essere i Carbo. Io sono fiero dei Carboidrati per la “consapevole libidine” che anche noi di Calabria possiamo continuare ad essere primi, al pari dei tanti Altri primi calabresi che in Italia e nel mondo sono primi e sempre dimenticati e periferizzati dal business pseudoculturale dei media dei potenti. Il mio essere fiero di voi, “miei” Carboidrati, è un “derrata” del cervello, che tassello su tassello, tessera su tessera costruisce il miglior e più “orgoglioso” puzzle, quello della Vittoria.