Si è discussa nell’ultima seduta del Consiglio regionale l’interrogazione del consigliere Mimmo Talarico in ordine ai lavori di ammodernamento della SS 106 Jonica. “Tale interrogazione è stata presentata dall’Onorevole Talarico grazie anche al mio suggerimento ed al mio modesto contributo – afferma Fabio Pugliese autore di un’inchiesta sulla strada della morte.
L’interrogazione di Talarico
Nell’interrogazione numero 445/9^ di iniziativa del consigliere Talarico recante: “In ordine ai lavori di ammodernamento della SS 106 Jonica” si fa presente che il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, nell’ambito di una recente visita in Calabria (luglio scorso), ha chiesto che la Regione indicasse, entro il 10 settembre, i “temi da privilegiare” tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, e di “riscrivere le priorità” in base alle reali esigenze della Calabria, ciò in vista delle scadenze del DEF e della legge di stabilità, il cui varo è previsto per il prossimo ottobre, precisa che, nell’ambito dell’Intesa generale quadro, siglata tra Governo e Regione Calabria nel lontano 2002, non figurava la S.S. 106 Jonica quale priorità, ma solo la A3 in quanto capace di “garantire un sistema di infrastrutture e di servizi per la mobilità delle persone e delle merci, completamente integrato con le grandi reti di trasporto nazionale ed europee”. Considera che l’ammodernamento della S.S. 106 Jonica, nell’ambito della riqualificazione della rete viaria regionale e nazionale, costituisce un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo dei porti di Corigliano Calabro, Cariati e Crotone e della linea ferroviaria jonica – oggetto di scippi continui ed abbandonata a se stessa – e dell’aeroporto di Crotone (unico scalo aereo presente nella Calabria jonica) e che non sono più ammissibili interventi disorganici, spezzettati, sull’importante arteria, che peraltro risultano molto più costosi, oltre che non risolutivi. Riferisce, quindi, che, per la S.S. 106, a detta dello stesso Ministro, erano stati previsti 15 miliardi di euro complessivi, di cui stanziati ad oggi solo 2 miliardi 200 milioni, dei quali ne sarebbero stati spesi 1 miliardo 600 milioni. Precisa, infine, che, il definitivo ammodernamento della S.S. 106 Jonica consentirebbe di collegare il corridoio Jonico calabrese all’Adriatica, attraverso il corridoio lucano e pugliese con benefici nella percorrenza del paese da nord a sud, chiede di sapere se è stata rispettata la scadenza indicata dal Ministro delle infrastrutture e se la S.S. 106 Jonica sia stata inserita o meno nella riscrittura delle “priorità”.
La risposta di Gentile
Premesso che nella sua risposta, l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria Giuseppe Gentile non ha affrontato la questione centrale relativa all’istanza presentata dall’Onorevole Talarico relativa all’indicazione, nel Piano Regionale dei Trasporti, della strada Statale 106 Ionica calabrese quale priorità infrastrutturale della nostra Regione evidenziando per l’ennesima volta una chiara incapacità politica – quella peraltro già dimostrata nei fatti dell’Assessore ai Trasporti e dell’intera Giunta regionale – nel non considerare questa importantissima arteria viaria ed il suo ammodernamento una priorità per la Calabria; Premesso ciò è utile sperare che nelle prossime sedute di Consiglio regionale – quando sarà discusso il PRT – sarà lo stesso Consiglio a decidere di inserire la SS106 tra le priorità infrastrutturali della nostra regione poiché questa, ormai, resta la nostra ultima speranza. Tuttavia, insieme alla speranza, restano dei dati oggettivi, dimostrabili carta alla mano ed inconfutabili: la risposta che l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Calabria Giuseppe Gentile ha dato all’interrogazione presentata dal consigliere Talarico l’assessore riguarda solo un breve tratto della SS 106, rispetto a tutta l’arteria che è molto più lunga. Fa bene, quindi, l’Onorevole Talarico a ritenersi “insoddisfatto della risposta” perché in essa “non si riscontrano prospettive certe”. D’altronde, come dice lo stesso Talarico “c’è una forte distanza tra quello che ha riferito in aula l’Assessore Gentile ed i recenti impegni del Governo, della Giunta regionale e dell’Amministratore delegato dell’Anas Pietro Ciucci, che solo qualche mese fa dava garanzie certe sul prossimo completamento dei tratti più critici mentre oggi prende tempo spostando ancora in avanti di mesi la chiusura dei cantieri”.
Considerazioni di Pugliese
Tutto ciò accade, intendo ribadirlo continua Pugliese, nei giorni in cui si sono registrati incidenti mortali che confermano quanto pericolosa sia questa strada. Ci richiederebbe una attenzione e degli atteggiamenti ben più decisi e concreti di fronte a quella che è una vera e propria emergenza. Occorre, invece, prendere atto che ciò non è più possibile chiederlo non solo ad un governo regionale che ormai è prossimo alla fine del mandato, ma soprattutto ad un esecutivo che nell’ordine passerà alla storia per: una incapacità politica e amministrativa di attingere a finanziamenti europei per la viabilità regionale; una incapacità politica e amministrativa di ottenere finanziamenti relativi alla viabilità regionale dal Ministero dei Trasporti (solo 400 milioni di euro di cui 300 spesi sull’A3 ed i restanti per la progettazione dell’alta velocità su rotaia della Salerno-Reggio Calabria): una incapacità politica e amministrativa di inserire nel Piano Regionale dei Trasporti la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità infrastrutturali della nostra regione; una incapacità politica e amministrativa di fare in modo che i lavori di messa in sicurezza della SS106 (vedi le molte rotonde realizzate nelle 4 province attraversate dalla “strada della morte”), venissero realizzati con più attenzione (molte sono le situazioni di disagio registrate…); una incapacità politica e amministrativa di incidere sulle sorti presenti e future di questa “strada maledetta” da parte di un governo regionale che per l’intero suo mandato ha dimostrato solo una grandissima capacità: quella di disinteressarsi totalmente al problema rinunciando persino a ricevere quelle istanze e quei suggerimenti che venivano avanzati da chi a questa strada, alla sue vicende, ed al suo destino tiene parecchio.
Il convegno a Cirò Marina
Apprendo che il prossimo venerdì 7 febbraio, ore 17, presso Palazzo Porti di Piazza Diaz di Cirò Marina ci sarà un incontro organizzato dall’Associazione Fidapa in collaborazione con l’associazione 360 sul tema “Sogni spezzati da una STRADA…”SS 106” e che vedrà tra i presenti anche l’assessore regionale Pino Gentile. Allo stessa parteciperà anche l’assessore al Comune di Cirò Marina Ferdinando Amoroso Presidente del “Movimento Vita” e promotore – coordinatore del Comitato Pro Strada Statale 106: spero fortemente che Nando avrà il coraggio e l’onestà intellettuale – nell’ambito della discussione – di far emergere le straordinarie e gravi responsabilità che riguardano tutti (nessuno escluso) i componenti dell’attuale giunta regionale in merito alle questioni riguardanti la strada Statale 106 ionica calabrese.