Politiche di conservazione della biodiversità. Che sia il volo di una poiana, di un rondone, di un assiolo, di una cicogna o di un balestruccio, il rilascio in natura di un uccello che riconquista la sua libertà è sempre uno spettacolo che incanta ed emoziona. La Provincia di Cosenza per la tutela dell’ambiente e degli animali. Rimessi in natura altri due rapaci. È successo, nei giorni scorsi, a Calopezzati. Soddisfatto per il lavoro portato avanti dal CRAS di Rende, l’assessore provinciale al patrimonio faunistico, caccia e pesca, Biagio Diana. Un gheppio ed una poiana. Sono i due rapaci che hanno ricevuto le cure del Centro e che, nei giorni scorsi sono stati rimessi in natura, a Calopezzati. Alla manifestazione, organizzata dalla Provincia di Cosenza, assessorato al patrimonio faunistico e dal Centro recuperi animali selvatici di Rende, in collaborazione con l’Associazione “U Varrile” Onlus, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Mandatoriccio – Pietrapaola – Calopezzati e l’Amministrazione comunale di Calopezzati ha visto la partecipazione degli studenti delle scuole medie ed elementari di Calopezzati e di numerosi cittadini. I due volatili sono stati liberati rispettivamente dall’assessore provinciale Biagio Diana e da Mauro Tripepi, responsabile C.R.A.S. Rende, sotto la supervisione degli Agenti della Polizia Provinciale. Prima della liberazione i rapaci hanno ricevuto una benedizione dal Parroco di Calopezzati Don Nicola Alessio e, subito dopo, si è tenuto, all’interno della sala consiliare comunale, un qualificato dibattito sul rispetto della natura e degli animali, con le relazioni dello stesso Tripepi e della naturalista Rosj De Luca. Allo stesso, moderato da Fabio Pugliese hanno portato il proprio contributo, insieme all’Assessore Diana, il Sindaco di Calopezzati Franco Cesare Mangone ed il dirigente scolastico Angelo Serafino Parrotta.
Sensibilizzare e promuovere dal basso, partendo dalle scuole, il rispetto dell’ambiente e delle specie faunistiche – ha dichiarato l’assessore Biagio Diana – è una delle priorità dell’Ente Provincia, sempre attenta, anche attraverso il corpo della Polizia provinciale, a vigilare sul territorio. In questo incrocia il lavoro dell’instancabile e lodevole attività del CRAS e del CIPR. Attualmente sono 156 gli animali ricoverati al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Rende gestito dal CIPR, Comitato Italiano per la Protezione degli Uccelli Rapaci. Come ogni anno, nei mesi di giugno e luglio sono tanti gli animali che vengono ricoverati al CRAS, consegnati prevalentemente dalla Polizia Provinciale. Infatti, gli uomini del Comandante Colaiacovo, interpretando l’indirizzo politico della Provincia di Cosenza, guidata dal Presidente On. Mario Oliverio, da sempre attenta alle politiche di conservazione della biodiversità, conducono una intensissima azione di recupero e di controllo del territorio in stretta collaborazione con il CIPR. Animali feriti per bracconaggio, per contatto con i fili elettrici, spossati per eventi meteorologici, qualcuno sequestrato perché detenuto illegalmente, molti pulli caduti dal nido. Assioli, allocchi, barbagianni, gheppi, poiane, balestrucci e rondoni, gabbiani, cicogne, taccole e persino gazze e poi ricci e ghiri. Un numero così consistente e variegato, in rapporto alle specie, richiede un impegno dei volontari davvero stancante. La liberazione degli animali è un momento di grande gioia e soddisfazione per gli operatori del CRAS che si dedicano senza sosta alla cura e alla riabilitazione dei selvatici, un test che saggia la loro capacità di prestar cura ai feriti e che rende conto dell’impegno che profondono nelle loro attività di volontariato al servizio del benessere degli animali.