Nelle prime ore della mattinata odierna, all’esito di prolungate ed incessanti indagini e sulla scorta degli elementi di reità raccolti, personale della Squadra Mobile, ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto di iniziativa Abdalla Emad, nato Kafr Elshek (Egitto) il 10.04.1981, responsabile del reato di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina, essendo risultato come colui che aveva condotto materialmente il peschereccio dalle coste dell’Egitto fino in prossimità delle coste calabresi. Nello specifico nel pomeriggio del 4 giungevano presso il C.D.A. – C.A.R.A. di Isola Capo Rizzuto 35 migranti provenienti dalla struttura della Protezione Civile sita in Roccella Jonica (RC), al fine di ricongiungersi con i propri familiari, dai quali erano stati separati al momento del soccorso avvenuto in mare in data 02.12.2013. Tra il gruppo di persone giunto a Crotone, vi erano presenti alcuni migranti che avevano reso dichiarazioni, al personale del Commissariato di P.S. di Siderno (RC), indicando quali membri del gruppo i tre scafisti già sottoposti a fermo di P.G. dalla Squadra Mobile in data 03.12.2013.
Nel prosieguo delle indagini, dall’attività investigativa espletata dalla Squadra Mobile, è emerso, ad ulteriore conferma di quanto già appurato, che i migranti, compresi donne e bambini, nel corso del viaggio venivano fatti oggetto di continue e ripetute violenze, nonché di maltrattamenti con pugni, calci e colpi con l’impugnatura di un coltello. Inoltre venivano segregati sotto coperta non potendo salire sul ponte e nelle poche occasioni che gli era permesso di prendere aria sul ponte, venivano derubati del denaro che avevano al seguito. Successivamente l’imbarcazione restava in avaria a causa di un’onda che invadeva il locale macchine e l’odierno arrestato, attraverso un telefono satellitare, si faceva dare da un suo parente in Egitto il numero di telefono di un centro di accoglienza sito in Italia a cui mandava una richiesta di aiuto comunicando le coordinate geografiche della loro posizione. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Crotone a disposizione della Autorità Giudiziaria competente, tempestivamente informata dell’attività espletata.