Grande partecipazione e commozione per la commemorazione dei Caduti a Cropalati, un giorno che ormai sta diventando un vero e proprio appuntamento culturale per i cittadini, ma non solo. Ogni anno viene stabilito un tema e intorno a quell’argomento poi viene stilato il calendario della giornata. Quest’anno il ricordo è volato al Generale dei carabinieri – e “servitore dello Stato” – Carlo Alberto Dalla Chiesa, per il quale l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabrizio Grillo, ha fatto preparare un’opera in ceramica che ritrae il volto del Generale con impresse due frasi profonde che hanno dato spunto per riflessioni e interventi. La giornata, dunque, è iniziata con il raduno dei cittadini, delle scuole, dell’amministrazione comunale e delle Autorità civili e militari, davanti al Comune per poi procedere con un lungo corteo sino al monumento dei Caduti, dove il primo cittadino ha deposto una corona d’alloro in ricordo delle vittime che hanno perso la vita in guerra.
Particolarmente emozionante il momento in cui gli alunni dell’Istituto comprensivo di Cropalati hanno intonato e cantato l’inno d’Italia. L’ultima parte della manifestazione è stata dedicata all’inaugurazione dell’opera di Dalla Chiesa realizzata da Ceramiche Parrilla. Presente anche il Tenente dei carabinieri De Filippis che ha ringraziato l’amministrazione comunale per il pensiero avuto nei confronti di colui che viene considerato tra i “simboli al valore” della Benemerita. «Sono davvero soddisfatto – ha detto il sindaco di Cropalati Fabrizio Grillo – e felice che anche quest’anno abbiamo vissuto momenti emozionanti e di riflessione per un giorno che non deve essere dimenticato. Sono rimasto rapito – ha aggiunto il primo cittadino – dall’attenzione e dalla sensibilità dei nostri studenti che hanno cantato l’inno di Mameli con trasporto, eseguendolo a memoria e senza alcun bisogno del testo. E’ importante che le giovani generazioni, che sono i futuri cittadini di Cropalati e dell’Italia, – ha concluso il sindaco – conoscano la storia, e di quanta distruzione e sofferenza le guerre hanno provocato».