Con l’Ordinanza di sicurezza numero 89 del 22 ottobre 2013, emanata dal Capo del Compartimento e Circondario marittimo Capitano di Fregata (CP) Antonio D’Amore, per tutelare la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare, il canale degli Stombi ritorna nuovamente navigabile. Personale militare dell’Ufficio locale marittimo di Trebisacce, a seguito di sopralluogo, con misurazioni, ha constatato che il canale presenta una profondità minima di metri 2,40 ed una larghezza pari a metri 15 e pertanto è idoneo alla navigazione di unità il cui pescaggio non superi i metri 2,20 all’interno di un percorso obbligato individuato da apposite boe di colore giallo. Il Comune di Cassano all’Jonio ha infatti comunicato alla Capitaneria di porto che i lavori di ripristino della navigabilità sono terminati e sono state ripristinate le precedenti condizioni del canale; il percorso navigabile è stato delimitato con boe.
Con ordinanza 84/2013 del 9 ottobre scorso, il canale stesso era stato interdetto alla navigazione in occasione di lavori di manutenzione ora conclusi. L’Associazione laghi di Sibari è tenuta a provvedere all’apposizione delle boe che delimitano il percorso obbligato per la navigazione ed il Comune di Cassano è tenuto a vigilare sulla permanenza delle condizioni di navigabilità. Nel contempo i conduttori delle unità navali sono tenuti, sotto la propria responsabilità, ad effettuare le necessarie, preliminari valutazioni tecnico-nautiche contingenti in relazione alle caratteristiche dimensionali e di manovrabilità delle rispettive imbarcazioni, tenendo conto delle condizioni meteorologiche presenti e delle caratteristiche della via navigabile. La Guardia costiera sottolinea che la navigazione è consentita ad unità con un pescaggio non superiore a metri 2,20. Per la tutela della sicurezza della navigazione, professionale ma anche diportistica, nonché per la salvaguardia della vita umana in mare, i militari della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, agli ordini del Capitano di Fregata (CP) Antonio D’Amore, hanno provveduto a far emettere, dal Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del canale d’Otranto con sede a Taranto, l’apposito “avviso ai naviganti”.