Trecento mila euro circa, i debiti fuori bilancio, riconosciuti dal consiglio comunale nell’ultima seduta dell’11 ottobre. Debiti, frutto di due sentenze che condannano l’ente a risarcire una famiglia carfizzota per un esproprio e l’impresa edile che ha costruito l’ex struttura agrituristica. La prima vertenza risale al 1977, anno in cui il Comune ‘sottrasse’ parte di terreno ad un privato per costruirvi l’ambulatorio medico e la farmacia. Dopo 36 anni, tra giudizi e appelli, l’ente è stato condannato a risarcire gli eredi degli ex proprietari; l’importo ammonta a 61.190,61 euro. Altra causa persa, riguarda la costruzione dell’immobile sito in località Menzivono (ex ostello). Questa pendenza, ha una storia un pò più recente, avendo avuto origine nell’autunno del 1998. Tra carte e perizie, la controversia, è proseguita fino allo scorso febbraio, quando la Corte d’Appello di Catanzaro, ha posto fine al caso, condannando il Comune a pagare circa 129 mila euro, oltre interessi a favore dell’impresa costruttrice (sul vicenda nel 2005 si era pronunciato il Tribunale di Crotone dando ragione all’imprenditore, ma verso quella decisione il comune decise di ricorrere in appello). Quindi, facendo il totale, le somme che gli uffici comunali dovrebbero versare, ammonterebbero a trecentomila euro. Dovrebbero, perchè, l’Amministrazione comunale, vuole raggiungere un accordo con i creditori, per cercare di portare l’intero importo dai 300 mila a 200.000, euro più, euro meno, facendo così risparmiare alle casse comunali un bel po’ di denari. Se si raggiungerà l’accordo, per far fronte a tale spesa, il Comune dovrà contrarre un mutuo con la Cassa depositi e prestiti (non ci sono altre soluzioni). “Una scelta responsabile”, ha detto il primo cittadino, Carmine Maio. “Avremmo potuto prolungare i tempi, facendo ricorso in Cassazione e lasciare questa patata bollente ai prossimi amministratori. Ma noi vogliamo affrontarlo e risolverlo, anche perché chiedendo un parere legale al nostro avvocato ci ha sconsigliato un nuovo appello, rischieremmo di perderlo e ciò farebbe aumentare spese legali e interessi da liquidare”. Sull’argomento è intervenuto anche il revisore dei conti del comune, Francesco De Bartolo, che ha definito i debiti fuori bilancio un fatto grave perché “mettono in pericolo il bilancio dell’ente”. “tutti gli atti saranno mandati alla Procura della Corte dei conti, ha proseguito De Bartolo, che aprirà un fascicolo, per accertare le responsabilità. Forse nel 2006 (prima sentenza nel caso di espoprio ndc) si sarebbe potuto valutare meglio chiudendo il caso a somme inferiori”. Quindi sono seguiti gli interventi di Caterina Tascione, che ripercorre il caso e aggiunge “i debiti vanno pagati e non devono gravare sulle spalle dei cittadini. Ben venga la transazione con i privati interessati”, il consigliere Andrea Amodeo e il vice sindaco, Vittorio Gangale. I debiti fuori bilancio, hanno visto il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e l’astensione della minoranza (in un caso, Amodeo, ha votato contro).