Piazza San Marco del Comune di Cropani (CZ), domani giovedì 17 ottobre 2013 a partire dalle ore 9:00, diventerà un laboratorio di educazione ambientale all’aperto. Il Dipartimento di Catanzaro dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL), insieme al Comune di Cropani e Legambiente Catanzaro attiverà, infatti, un percorso di educazione ambientale rivolto a tutti i ragazzi dell’istituto comprensivo della cittadina dell’alto Jonio catanzarese che partirà proprio con il primo incontro in Piazza San Marco, che per l’occasione sarà animata da diverse attività, laboratori per bambini e momenti di confronto. “L’incontro di domani – ha affermato il Direttore Scientifico dell’Arpacal, dr. Oscar Ielacqua – mira a favorire un cambio culturale nelle nuove generazioni e una migliore sinergia tra le varie istituzioni per arrivare ad una sempre maggiore sensibilità in ambito ambientale”.
La giornata vedrà coinvolti, per conto dell’Arpacal, la dr.ssa Annamaria Grazioso e il dott. Salvatore Procopio del Dipartimento Provinciale di Catanzaro. Grazioso, componente del gruppo di educazione ambientale GEA, illustrerà il lavoro svolto quotidianamente dal personale dell’Arpacal. Procopio, fisico in servizio nel Dipartimento provinciale di Catanzaro, si soffermerà su alcuni aspetti legati allo sviluppo sostenibile: il cambiamento climatico globale, la crisi energetica, il consumo delle risorse, la mobilità e l’impatto generato dai trasporti e dalle nuove tecnologie ed infine la gestione dei rifiuti della produzione alla pratica della raccolta differenziata. L’obiettivo dell’Arpacal, con l’evento di domani, è quello di offrire agli studenti strumenti di comprensione sulla grave crisi ambientale in corso, contribuendo ad ispirare comportamenti in grado di coniugare le esigenze di sviluppo delle comunità locali e le ragioni dell’ambiente. “Abbiamo la responsabilità di essere custodi della natura, visto che non ne siamo padroni – ha affermato il Direttore Generale dell’Arpacal, dr.ssa Sabrina Santagati -, e di dialogare con i giovani sulle problematiche ambientali per veicolare un nuovo modello di sviluppo, equo e sostenibile, da contrapporre a quello del saccheggio indiscriminato del territorio”.