Nella nottata odierna, personale della Polizia di Stato, all’esito di incessante attività investigativa, ha tratto in arresto, Oreste Mario nato a Crotone il 06.05.1949, Oreste Francesco, nato a Crotone il 30.07.1957 e Infusino Giuseppe nato a Crotone il 25.05.1966, ritenuti responsabili dei reati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma e relativo munizionamento. Nello specifico, a seguito di segnalazione di una sparatoria in corso, operatori della Squadra Mobile intervenivano immediatamente all’interno della ferramenta “Oredil”, sita in via Matteotti, ove bloccava Oreste Mario, mentre tentava di nascondere la pistola a tamburo cal. 32, marca Smith e Wesson, con cinque colpi all’interno di cui uno esploso, risultata provento di furto, unitamente ad altre 65 cartucce cal. 32 “auto”, che poco prima gli era stata consegnata dal nipote, Oreste Francesco, con precedenti di polizia per minacce, lesioni personali aggravate e falsità in scrittura privata, dopo che questo aveva esploso un colpo di arma da fuoco all’indirizzo di un soggetto che, successivamente, in brevissimo tempo, veniva rintracciato nei pressi della sua abitazione ed identificato in Infusino Giuseppe, con precedenti di polizia per reati di furto e reati inerenti gli stupefacenti.
La lite
Le indagini svolte dalla Squadra Mobile, e coordinati dal Procuratore della Repubblica dr. Raffaele Mazzotta, intervenuto personalmente sul posto e dal suo Sostituto dr. Colagreco, hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica della lite intercorsa tra Oreste Francesco e l’Infusino. Gli stessi, dopo aver avuto una prima accesa discussione per futili motivi, si recavano presso le rispettive abitazioni, ove si armavano di pistole, e si incontravano nuovamente nei pressi di un piazzale, ubicato nelle immediate vicinanze della ferramenta di via Matteotti. Qui l’Infusino, subito armava la sua pistola e la puntava all’indirizzo dell’Oreste Francesco, che, nel frangente, si faceva scudo con una signora, che si trovava nelle immediate vicinanze in quanto stava soccorrendo la figlia dell’Oreste che aveva accusato un malore. La donna, impauritasi, si dimenava provocando la caduta, dalla cintola dei pantaloni dell’Oreste, della pistola a tamburo cal. 32, successivamente sequestrata.
La sparatoria
L’Infusino alla vista dell’arma dell’Oreste si dirigeva sul marciapiede per darsi alla fuga appiedato, mentre nel contempo l’Oreste, lasciata la donna, raccoglieva la sua pistola da terra ed esplodeva un colpo all’indirizzo dell’Infusino senza attingerlo, che colpiva prima il tettuccio di una gabbia per uccelli esposta sulla pubblica via e di pertinenza dell’esercizio commerciale sopra detto, e successivamente si infrangeva contro il parabrezza di un’autovettura Lancia Musa. Sulla base degli elementi di reità raccolti, nella trascorsa notte, Oreste Francesco Oreste Mario e Infusino Giuseppe venivano arrestati in flagranza di reato di porto e detenzione illegale di arma e relativo munizionamento. Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Crotone.