Una luce nella mente
una fiamma nel cuore
hanno invaso la tua vita
nel silenzio di una chiesa abbandonata,
davanti a un Crocifisso
che ti ha guardato e parlato
come intimo amico.
E hai lasciato tutto,
anche le tue vesti,
per seguire e servire
un dolce Signore
da servo umile e povero
nei più poveri e derelitti.
Hai predicato amore e pace
con la tua vita semplice, umile e povera
a ogni uomo che incontravi
nelle impervie strade del mondo
diffondendo serenità e letizia.
Amante di ogni creatura,
persino dei vermi
che scansavi per non calpestarli,
fratello premuroso per ogni uomo,
ancor più se debole e sofferente,
ti sei fatto piccolo e prossimo a tutti.
Gridavi amore, povertà e pace
anche ai ricchi e ai potenti
senza pudore, senza timore,
disarmato
nella nuda semplicità evangelica,
lieto di soffrire
per Gesù Cristo Signore,
sempre vivo e presente
in ogni tuo pensiero
in ogni tua parola
in ogni tuo gesto.
Volevi conformarti in tutto a Lui,
anche alla sua passione;
e Lui ti rispose come intimo amico
donandoti il sigillo della sua Croce gloriosa,
marchio rovente di sofferenza estrema,
di amore puro che si apre
a una vita nuova,
infinita.
Semplice, umile, povero e mite,
docile alla Sua volontà
sino alla fine della tua vita terrena,
tutto accogliesti come dono prezioso di amore,
anche la morte che invocasti sorella
ringraziando sereno il Signore
nel tuo ultimo respiro.
Giacomo Barbalace
4 ottobre 2013