Nella nottata di ieri, personale delle Polizia di stato, Squadra volante, ha proceduto all’arresto di Scerra Bruno, crotonese classe ‘78 presso la sua abitazione in quanto resosi responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e di resistenza a P.U. Nello specifico, alle ore 00:50 circa, la sala operativa inviava le pattuglie nei pressi del centro storico, in quanto la madre dell’odierno arrestato aveva richiesto aiuto a seguito di una aggressione da parte del figlio tossicodipendente che pretendeva somme di denaro. Giunti sul posto si riusciva ad individuare prontamente l’abitazione della richiedente atteso che si udivano le urla della stessa e di un soggetto di sesso maschile. Lo Scerra, alla presenza degli operatori, incurante dell’invito di mantenere la calma, si scagliava verso la madre con l’intento di colpirla con uno schiaffo, ponendo in essere atteggiamenti tesi ad arrecargli ulteriori lesioni. A causa di questa condotta, scaturiva una colluttazione tra gli operanti e lo Scerra il quale, nell’intento di scagliarsi contro la madre, non esitava ad aggredire gli operanti, i quali riuscivano a contenerlo e ad immobilizzarlo con non poche difficoltà. Neutralizza ed allontanato il soggetto, la madre denunciava oralmente numerosi maltrattamenti patiti dal figlio e succeduti nell’arco degli ultimi due anni; emergeva che con minacce e percosse riusciva a farsi consegnare il denaro proveniente dalla pensione del padre custodito dalla stessa, non riuscendo talvolta a comprare le medicine per il marito. Si accertava, altresì, che effettivamente la casa era stata completamente messa a soqquadro.
Per quanto sopra esposto lo Scerra veniva tratto in arresto per il reato di resistenza a P.U. e maltrattamenti in famiglia; L’arresto veniva motivato dalla gravità del fatto che crea un crescente allarme sociale in tema di violenza domestica sulle donne e gli anziani. Non è da trascurare il fatto che trattasi di soggetto nulla facente e tossicodipendente, privo di mezzi di sostentamento, il quale in un solo giorno è riuscito a farsi consegnare dalla madre, con le modalità sopra indicate, la somma di denaro corrispondente a quasi la metà della pensione percepita dal padre, ed inoltre non ha esitato a sottrarre alla madre il proprio telefono cellulare al fine di impedirgli di rispondere allo stesso quando, l’operatore della sala operativa della locale Questura, cercava di contattarla per avere ulteriori informazioni, questione accertata dagli operanti che rinvenivano il telefono cellulare della madre nella camera da letto del reo, spento. Non è altresì trascurabile il fatto che l’arrestato poneva in essere le citate condotte di maltrattamento soprattutto nei confronti della madre, per il fatto che il padre, classe ’ 36, è provato fisicamente da una grave patologia tumorale in fase terminale.
Giova precisare che a seguito dell’arresto veniva effettuata perquisizione personale estesa alla camera da letto dell’arrestato, che consentiva di rinvenire all’interno del cassetto della scrivania un involucro in carta contenente sostanza stupefacente tipo marijuana per un peso lordo di 2 grammi, che lo Scerra dichiarava di detenere per uso personale, e per la quale si procedeva in via amministrativa.