Oggi Francesco Molinari e Sebastiano Barbanti del M5S insieme a Francesco Sapia (consigliere comunale a 5 stelle di Corigliano Calabro) hanno effettuato un’ispezione a sorpresa negli ospedali di Rossano e Corigliano Calabro. Di seguito la nota congiunta di Barbanti e Molinari dove commentato il blitz a sorpresa: “La sorpresa di entrare in questi ospedali, non affatto piacevole, è stata tutta nostra. Il programma di riduzione dei costi attuato dal commissario Scopelliti, ben lungi dal realizzare tangibili risparmi, sta per il momento gravando sui servizi e quindi sulla salute dei cittadini. Abbiamo visto reparti nuovi e confortevoli venire abbandonati per trasferimento in altri locali dove, a detta degli esperti in materia, abbiamo fatto un salto di 20 anni indietro: stanze con 6 persone, bagni fuori dalle stanze e molti di questi chiusi perché guasti, assenza di stanze dove eventualmente ricoverare in maniera separata persone affette da infezioni, assenza di materiali di prima necessità.
Abbiamo visto un povero uomo portato in barella con al fianco quello che poteva essere suo nipote che gli portava a mano la bombola dell’ossigeno, come quella dei sub! Abbiamo visto una signora andare in bagno con la nipote che le portava la flebo a mano perché il porta flebo non aveva le rotelle! Abbiamo visto uffici ad accesso pubblico scambiati per zone franche fumatori. In tutto ciò l’ospedale era abbandonato alla buona volontà ed alla deontologia dei medici semplici poiché non abbiamo visto nessun primario, nessun personale amministrativo, nessun dirigente! Siamo riusciti ad incontrare solo una persona che aveva deciso di fare il turno di sabato ma senza nessuna programmazione generale. Insomma una sanità abbandonata a se stessa e mal funzionante in nome di un presunto risparmio economico. Per troppo tempo i politici calabresi hanno abusato di risorse e pazienza dei cittadini e li hanno costretti a pagare, economicamente e con la vita, le loro inefficienze. Ancora oggi i cittadini calabresi sono costretti a viaggi della speranza lontani dalla a propria terra che li priva di un diritto fondamentale: la salute. E’ ora di riprenderci ciò che ci spetta, è ora di rialzare la testa e far sentire forte lo sdegno e l’orgoglio calabrese, è ora che chi ha sbagliato paghi, è ora di mandarli tutti a casa! Non lasceremo la nostra terra, il nostro futuro e quello delle persone a noi care in mano a queste persone. Insieme ce la faremo!”.