Lo scorso 6 settembre si è tenuta un’importante conferenza di servizi indetta dal competente Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. La conferenza era finalizzata all’acquisizione dei pareri necessari a completare l’iter istruttorio per la realizzazione ed installazione di postazioni di videosorveglianza nell’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”. E’ quanto comunicano il presidente della Provincia Stano Zurlo, l’assessore Gianluca Bruno, il dirigente Antonio Leto ed il responsabile del servizio Simone Scalise. L’iniziativa nasce a seguito della sottoscrizione di un accordo di programma approvato dalla Giunta provinciale nel mese di gennaio. “L’intervento -dichiarano il presidente Zurlo e l’assessore Bruno- è finanziato con fondi europei nell’ambito del Pon Sicurezza attraverso il progetto Monitoraggio delle Aree Marine Protette nelle Regioni Obiettivo Convergenza. L’intento è quello di incidere sulle condizioni di sicurezza e di coesione sociale dei cittadini delle regioni del Sud Calabria per un totale di 16 aree marine protette, tra le quali la nostra. Già a partire dalla prossima stagione estiva –dichiarano- il sistema potrà essere pienamente operativo, consentendo nuove modalità di tutela del patrimonio ambientale e costiero dell’Amp, oltre che di adeguata promozione e valorizzazione turistica del territorio”.
“Il progetto –spiegano Antonio Leto e Simone Scalise- prevede l’implementazione di un sistema distribuito di videosorveglianza. Il tutto attraverso la realizzazione di una sala operativa presso la locale Capitaneria di Porto e di postazioni di videosorveglianza con trasmissione in ponti radio a banda larga e in banda satellitare; l’arricchimento della banca dati cartografica distribuita e condivisa relativa al territorio delle Regioni Obiettivo Convergenza tramite l’acquisizione di Dataset prodotti da telerilevamento da piattaforma aerea, rispettivamente con tecnica Lidar topografico-batimetrico e con sensore iperspettrale. La finalità è di disporre, tramite il Lidar batimetrico, di un modello digitale dei fondali marini prospicienti l’intera linea di costa continentale dell’AMP Capo Rizzuto. La banca dati del centro elaborazione dati del sistema informatizzato per la tutela ambientale, così potenziata dai nuovi Dataset, risulterà-aggiungono Leto e Scalise- fruibile tramite l’infrastruttura dati del geoportale nazionale. Il conferimento alla Provincia di Crotone di un sistema nodo cooperante con il geoportale nazionale, consentirà all’Area Marina Protetta sia di pubblicare in rete la propria produzione di risorse cartografiche, di fruire della banca dati topografico-batimetrica e iperspettrale costituita dal progetto ma anche di fruire di tutte le altre risorse cartografiche disponibili in condivisione nell’infrastruttura del geoportale nazionale. La realizzazione di un portale di info-utilità, a favore dell’AMP, sarà utile anche per implementare lo sviluppo economico del territorio. Il portale –concludono il dirigente Leto ed il responsabile Scalise- si integrerà con specifiche iniziative in ambito culturale, ambientale e turistico”.