La posa della prima pietra del prossimo “Museo del Mare” è forse il risultato più tangibile della intensa manifestazione commemorativa dell’affondamento della nave Lince e dei suoi caduti che si è svolta a Cirò Marina il 24 e 25 agosto scorso. La deposizione della prima pietra, fortemente voluto dal comitato spontaneo pro-Museo del Mare e dall’Amministrazione Comunale rappresenta, come dicevamo, forse, il punto cardine attorno al quale ruoterà tutto quanto detto, scritto, raccontato e soprattutto trovato in fondo al mare. È iniziata prestissimo la giornata del 25 agosto 2013, col suono dirompente della banda musicale città di Cirò Marina, diretta dal maestro Esposito, che ha sfilato per le vie cittadine accompagnando le diverse sezioni ANMI del sud e le associazioni d’Arma. Concentramento alle ore 9.30 nell’ex mercato ittico all’intero del Porto trasformato per l’occasione in chiesa e sala convegno grazie alla scenografia dell’Associazione “Il Volo”. I saluti del Sindaco Siciliani e del Vice Presidente della Provincia Avv. Durante hanno così dato inizio alla cerimonia. Il Dott. Fuscaldo ha dato lettura del documento segreto e militare, pervenuto dall’Ufficio Storico della Marina Militare, che narra gli ultimi giorni di gloria della torpediniera Lince dal 4 agosto al 4 settembre 1943 a firma dell’Amm. di Squadra Brivonesi. La lettura dei caduti della Lince e come di rito ad ogni nome i marinai rispondono: “Presente”. La Santa Messa celebrata da Don Gianni Filippelli in assenza del Vescovo e poi l’omelia toccante di Mons. Terminelli che ricorda quei giorni con le parole del Fogazzaro e le urla di disperazione dei marinai feriti. La Santa messa si conclude con la ‘preghiera del marinaio’ recitata dal marinaio 94enne Gaetano Fuscaldo – decorato con croce di guerra – che sente ancora dentro lo spirito di quando in terra straniera meritava questo giusto riconoscimento in servizio dal Ministro della Guerra.
A seguire l’intervento dell’Avvocato Pugliese in occasione del 35° anniversario della Scomparsa del padre Ammiraglio M.O.V.M. reduce di guerra e pluridecorato comandante del “Magnifico San Giorgio” l’incrociatore così chiamato perché più volte attaccato ma mai affondato e la consegna di una targa a ricordo da parte dell’ANMI e dell’Associazione “Idea”. La lettura toccante di Giovanni Tridico che racconta di quanti della sua famiglia a pochi giorni di distanza, in quell’orribile guerra, sono caduti sotto il fuoco nemico non ultimo il piccolo Francesco Salvatore Tridico, salito per caso sull’imbarcazione della famiglia Martino per partecipare alla pesca con la tartana. Mentre salutavano i Marinai del Lince il Siluro dell’Utor colpì anche loro. Consegna di targhe a cura della Proloco al fratello del piccolo Francesco Salvatore ed a Pietro Martino superstiti civili del siluramento. Consegna di Targa a ricordo a Mons. Terminelli, testimone dei fatti accaduti ed autore di libri in merito, ed astrolabio al Vescovo Mons. Graziani ritirato dal suo segretario Don Gianni Filippelli. E non è finita: deposizione della prima pietra del museo del mare nella piazza cittadinanza attiva, inaugurazione della banchina intitolata ai Marinai d’Italia e poi tutti sulle imbarcazioni “Inter 100” e “Mediterraneo” mentre un gruppo ristretto a bordo delle due motovedette della Guardia Costiera con a Bordo l’ammiraglio Domenico De Michele che nel suo intervento ha tanto elogiato la manifestazione e tutte le iniziative intraprese. Giunti sul posto dell’affondamento una catena umana aspettava sulla costa la deposizione del corpo morto sui fondali, suono prolungato delle sirene, lancio della corona di alloro che sventola un nastro tricolore e poi hanno inizio le operazioni guidate dal MIBAC e dal gruppo Archeologi subacquei Calabria. Manifestazione di alto spessore sociale è stata definita per il grande impegno profuso dall’associazione “Idea” di Cirò Marina e l’ANMI oltre al coinvolgimento di Enti ed Associazioni locali che fanno ben sperare verso altre iniziative così importanti.