A completamento di una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, nella persona del Sostituto Procuratore dr. Francesco Carluccio, volta al contrasto e alla repressione dei reati di furto, ricettazione, riciclaggio e altro, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Crotone, diretto dal Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato Dr. Ugo Nicoletti, accertava l’esistenza di un gruppo criminale ben organizzato che si rendeva responsabile, tra la fine del 2011 e gli inizi del 2013, di una pluralità di reati in danno principalmente di grosse aziende insistenti sia nella zona industriale di Crotone che nel centro cittadino, nonché in danno di privati cittadini asportando e riciclando all’occorrenza mezzi, nel caso di specie autocarri, indispensabili per la realizzazione e completamento dei delitti cui si prefiggevano. In particolare sono stati notificati 9 provvedimenti, otto dei quali nei confronti di persone, tutte originare di Crotone, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato, ricettazione, riciclaggio, danneggiamento aggravato ecc. ed uno a carico di una persona di Isola Capo Rizzuto per il solo reato di ricettazione.
L’attività di indagine prendeva avvio nel gennaio, a seguito dell’arresto in flagranza di reato di due individui, (arresto effettuato congiuntamente a personale della Squadra Volanti della Questura di Crotone) intenti ad asportare materiale ferroso dalla ditta Podella Pasta Alimentari di Crotone e dal successivo rinvenimento di un ingentissimo quantitativo di materiale della stessa specie di nuova fattura, all’interno di una ditta di demolizione, recupero e trasporto materiale ferroso con sede in Isola di Capo Rizzuto, il tutto accertato appartenere proprio alla ditta Podella. Di concerto con la locale Procura veniva pertanto avviata attività di indagine utilizzando metodi sia tradizionali, quali appostamenti e pedinamenti, che tecnici. Grazie a detta attività, corroborata da un approfondito studio di formulari, fatture, registri carico scarico materiali, celle e tabulati telefonici ecc., si è potuto ricostruire oltre un anno di illecita e remunerosissima attività posta in essere dal gruppo criminale, riuscendo a ben delineare compiti e mansioni di ogni adepto. Di fatto si è appurato che detto sodalizio criminale, in un periodo superiore ad appena un anno, utilizzando sia mezzi propri che rubati dagli stessi e opportunamente riciclati al fine di renderne difficoltoso l’eventuale rintraccio, effettuava all’indirizzo di una sola ditta, oltre 120 consegne di materiale ferroso furtivamente sottratto a varie aziende locali, per un peso complessivo di quasi 500 tonnellate, ricavando approssimativamente, secondo il valore di mercato dei metalli usati, circa 300.000 euro, arrecando un danno alle aziende derubate, di svariati milioni di euro. Le nove persone non sono state oggetto di provvedimenti restrittivi della libertà personale, ma di richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Crotone a termine delle indagini.