Prosegue l’attività di monitoraggio e controllo in materia ambientale svolta da parte degli uomini di questa Capitaneria di Porto in tutto il litorale di competenza finalizzato a impedire qualsivoglia forma di sversamento diretto ed indiretto in mare di reflui fognari ed altre sostanze inquinanti. Personale dipendente a seguito di indagini dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Rossano, Dott. Vincenzo Quaranta, ha eseguito, su disposizione dello stesso, il sequestro preventivo d’urgenza della stazione di sollevamento delle acque reflue facente parte della rete fognaria comunale sita in località “Pendino” del Comune di Corigliano Calabro e del collettore di scolo con annesso canale di irrigazione e condotta fino allo sbocco del Torrente Coriglianeto.
Il provvedimento è stato disposto a seguito di accertamenti dai quali è emerso che sul torrente Coriglianeto confluivano reflui non depurati provenienti dalla citata stazione di sollevamento di reflui fognari ed asservita alla condotta fognaria che convoglia i reflui al depuratore comunale di Ciciriello. Dalle analisi effettuati dall’Arpacal è emerso che i predetti reflui contenevano valori chimici e microbiologici decisamente superiori ai valori limiti previsti. Si intende rassicurare i bagnanti che continuerà senza sosta l’attività di polizia avviata da questo Comando in tutta la giurisdizione di competenza e maggiormente nei punti più sensibili come torrenti e corsi d’acqua sfocianti in mare e saranno costantemente monitorati tutti i depuratori comunali ricadenti nella giurisdizione di questo Comando, i cui reflui confluiscono in mare.