L’associazione V.I.T.A. del cirotano Ferdinando (Nando) Amoruso, continua a crescere e potrà contare sull’esperienza di Pasquale Abenante, attuale Sindaco del Comune di Umbriatico e di tutta la Sua Amministrazione Comunale. “Aderire ad una rete politica e culturale che nasce dalla buona politica messa in campo in questi anni da parte di Ferdinando (Nando) Amoruso è per me e per gli amici che condivideranno questa esperienza un motivo di grande responsabilità e di impegno – annuncia Pasquale Abenante; in particolare abbiamo deciso di condurre, a fianco di Amoruso, una battaglia civile che ha come scopo quello di richiamare sulla Calabria ed in modo particolare sul territorio della fascia jonica l’interesse del Governo centrale, dell’ANAS e del Ministero delle Infrastrutture al fine di risolvere l’annosa problematica riguardante la strada statale 106 ionica, meglio conosciuta come “strada della morte”. Ho deciso di aderire al movimento ‘V.I.T.A.’ – continua Pasquale Abenante – perché condivido il progetto di un contenitore in grado di unire anziché dividere, dove il dibattito ed il confronto siano alla base di un percorso comune di persone provenienti anche da aree politiche diverse.
Credo non esista l’antipolitica, ma un buon modo o un cattivo modo di occuparsi delle cose comuni e in questo momento è necessario che, chi ha passione come me, esprima il suo impegno ovunque intraveda la possibilità di farlo. E se la possibilità parte da un gruppo di persone che non si parlano addosso autopiacendosi, ma comunicano attraverso il sorriso, la condivisione e un po’ di autoironia, allora la voglia di stare insieme può aumentare impegno e profondità di azione. Aderisco al movimento V.I.T.A con lo stesso spirito con cui continuo la mia attività di Sindaco occupandomi di problemi concreti e dedicando diverse ore al giorno al mio paese con un gruppo di persone che condividono con me l’unico ufficio di un tavolo che è tondo perché senza spigoli e dove contano le idee di tutti. Saremo in maniera convinta, fattiva ed attiva controparte di chi ancora oggi pensa di poter usare espressioni, falsamente rassicuranti, come “vedremo”, “faremo”, “ci attiveremo”; non accettiamo più aria fritta e promesse perdutesi, sin d’ora, nel vento delle convenienze e dei proclami di campagne elettorali siamo pronti, a fianco di Amoruso, ad intraprendere battaglie e forme di proteste anche eclatanti pur di raggiungere qualche risultato tangibile per il bene del nostro territorio e della nostra collettività”.