“La comunità di San Giovanni in Fiore ha pieno diritto ad avere un ospedale assolutamente funzionale ed adeguato ai bisogni di un importante comune montano situato in una zona strategica del territorio della nostra Provincia” dice il Deputato del Partito Democratico Ernesto Magorno, che sulla questione dichiara ancora: “Intendo raccogliere l’ennesimo grido di allarme lanciato dai consiglieri comunali del Pd di San Giovanni, che hanno scritto a S.E. il Prefetto per chiedere attenzione sulla questione, e assicuro il mio sostegno alle altre iniziative che vorranno intraprendere, nel proseguo di un loro impegno che va avanti già da diverso tempo. Nei giorni scorsi ho dichiarato di aver preso atto dei ripensamenti che il governatore ha espresso riguardo agli ospedali di Praia a Mare e Trebisacce, chiedendo comunque passi concreti più che annunci sul destino dei due nosocomi. La drammatica situazione che vive l’utenza sanitaria di San Giovanni in Fiore richiede un analogo e immediato ravvedimento.
Il progressivo depotenziamento delle prestazioni fornite dal nosocomio di San Giovanni ha acuito in modo grave e persistente i disagi che i cittadini del centro silano sono costretti a vivere per poter usufruire delle necessarie prestazioni sanitarie. Per alcuni di loro curarsi significa sottoporsi a veri propri personali “calvari”, mi riferisco soprattutto ai più anziani in considerazione delle rigide caratteristiche climatiche che presenta in inverno la Città. Tutto questo impone un dietrofront della Giunta regionale che in nome di tagli “ragionieristici” alla sanità non ha tenuto conto delle peculiarità del territorio, operando in direzione contraria alle promesse fatte in campagna elettorale, relative ad un ampliamento della struttura. La necessità di mettere mano ad una razionalizzazione del servizio sanitario, come ripeto da mesi, non può però stridere con il sacrosanto, e costituzionalmente sancito, diritto dei cittadini all’assistenza sanitaria. Condivido pienamente l’appello del Gruppo Consiliare Pd a non lasciare sola la cittadinanza di San Giovanni in Fiore e a sostenerla nella sua battaglia per riottenere che la struttura cittadina torni ad essere Ospedale generale e non di montagna. In tal senso mi attiverò, oltre che in Calabria, se necessario anche in sede parlamentare se dalla Regione Calabria non giungeranno segnali concreti per una soluzione positiva di questa importantissima questione, che riguarda la tutela della salute e dell’assistenza medica dei cittadini”.