Alessandro Il Grande, ha pronunciato la frase, nel mentre in mano afferrava una birra (rigorosamente Peroni ha voluto) e nell’altro gustava una pizzetta. Festeggiato a sorpresa, ma non troppo, dall’Amministrazione Comunale che gli ha portato fino sotto casa la banda musicale, omaggiandolo con una pergamena che gli è stata consegnata dallo stesso Sindaco, Roberto Siciliani. Nell’occasione lo stesso primo cittadino, a nome suo e di tutta la Giunta, rimarcando l’affetto con cui la città di Cirò Marina, accoglie di suoi centenari, ha ripercorso brevemente, tutti i tristi e felici avvenimenti che hanno attraversato il secolo della sua vita, durante il quale non si è certo risparmiato. E’ stato un maestro bottaio, uno dei più conosciuti e noti. Di origini Cosentine, è nato a Castrovillari, mastro Alessandro Il Grande, bottaio, oggi vive solo, accompagnato da una badante. Non si è mai voluto sposare, ha una sorella di 98 anni, Maria che vive in Piemonte, mentre il fratello Nicola, morto all’età di 92 anni, sono solo il segno della longevità familiare. Una vita trascorsa a creare botti e “calandruni”, contenitori più grandi usati per trasportare l’uva presso le cantine, ma, osservando il centenario, un uomo che ha vissuto la vita, apprezzandone la durezza del lavoro e la semplicità degli affetti, in maniera viva e creativa. L’inni di Mameli suonato dalla banda di Papanice, lo ha fatto scattare in piedi, ricordo di quando ha fatto il soldato durante la guerra e a tutti, al termine dell’inno, l’augurio di compiere cento anni. Cento anni vissuti alla “Grande” è proprio il caso di dire.