Una pattuglia del Comando Stazione del Corpo forestale dello Stato di Petilia Policastro, intervenuta a seguito di una segnalazione pervenuta al numero verde di emergenza ambientale 1515, ha avuto modo di accertare che la proprietaria di una abitazione, P.A. di anni 49, ubicata nella periferia nord del comune di Cotronei, aveva realizzato uno sbancamento all’interno dell’aria boscata adiacente la propria dimora, per realizzare una pista in terra battuta che, dal piazzale di casa, scende verso valle per raggiungere un ricovero attrezzi, senza avere acquisito il relativo permesso di costruire.
A seguito della verifica effettuata con l’ausilio delle apparecchiature Gps e Sim (Sistema informativo della montagna), è stato possibile accertare che il terreno in cui ricadono i lavori abusivi risulta di proprietà comunale. Per la pista, che si sviluppa per una lunghezza di circa 150 metri, una larghezza di circa 2 metri, realizzata danneggiando le piante presenti, la 40enne di Cotronei dovrà rispondere dell’ipotesi di reato in violazione alla normativa urbanistica edilizia, deturpamento delle bellezze naturali, occupazione abusiva di terreno comunale oltre a che pagare la sanzione amministrativa prevista.
Il terreno oggetto dei lavori di scavo, si presenta con pendenze accentuate, per cui quanto realizzato costituisce pericolo concreto per la stabilità del versante. Si evidenzia, tra l’altro, che l’area ricade in zona sottoposta a vincolo idrogeologico ed è vincolata per scopi paesaggistici e ambientali. Nel corso di ulteriori controlli del territorio, lo stesso personale CfS di Petilia Policastro, ha segnalato ai sindaci dei comuni di Mesoraca e Petilia Policastro, nonché all’ A.S.P. di Crotone, per la rimozione e il ripristino dello stato dei luoghi, alcuni siti dove sono state abbandonate numerose lastre di eternit. Abbandonare questo tipo di rifiuto estremamente nocivo è considerato un grave reato ambientale. E’ stato scientificamente provato che non esiste una soglia minima di inalazione di fibre d’amianto per contrarre i tumori, ogni quantità può essere cancerogena. Si invitano tutti i cittadini a denunciare, chi abbandona rifiuti di qualsiasi tipo, soprattutto quelli nocivi.