Sarà un fine mese di giugno impegnato per Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?” un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata “strada della morte”. L’autore, infatti, sabato 29 giugno alle ore 18:30 parteciperà ed interverrà al 1° Raduno Regionale in Ricordo delle Vittime della Strada organizzato nella città di Cariati dall’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione “Alfio Ragazzi”. Domenica 30 giugno, invece, sarà presente ed interverrà al Forum “Strade e Motori” previsto per le ore 16:00 a Badolato (CZ). Il forum è parte integrante del programma del “5° Motoraduno Rebel Soul Danilo Lentini”, evento dedicato al ricordo di Danilo Lentini, giovane ragazzo di 27 anni, deceduto nel 2008 in un tragico incidente sulla SS106. “Non mi sottraggo mai – afferma Pugliese – agli inviti che ricevo in cui mi si chiede di parlare e, quindi, di non tacere sulla ‘strada della morte’.
Tuttavia, sono particolarmente contento di poter partecipare ed intervenire nell’evento organizzato a Cariati sabato 29 giugno dall’Associazione Nazionale Carabinieri poiché ritengo che il tema del raduno ‘in ricordo delle vittime della strada’ sia decisamente opportuno in un comune, quello di Cariati appunto, che nei 113 chilometri del tratto cosentino di SS106 è il più colpito dalla famigerata strada Statale 106 Ionica. Ancora più grande è la soddisfazione – continua Pugliese – per l’invito ricevuto dagli organizzatori del “5° Motoraduno Rebel Soul Danilo Lentini”. Tanti, infatti, sono i motivi che mi legano ad uno speciale ed ideale affetto con la comunità di Badolato, un comune del catanzarese tra i più segnati e colpiti dalla “strada della morte”, dove esistono famiglie che hanno purtroppo avuto più lutti ascrivibili a questa “lingua nera di morte” ma anche una comunità che ha saputo come poche ribellarsi a questa straordinaria ingiustizia, che ha voluto dedicare un Parco in ricordo delle tante vittime della strada Statale 106 Ionica calabrese. Spero ed auspico che sia forte la partecipazione soprattutto dei giovani a questi eventi – conclude Pugliese – che hanno una importanza cruciale e che sono utili a far maturare e far crescere una nuova consapevolezza: quella necessaria e fondamentale affinché questo problema relativo alla ‘strada della morte’, che è un problema di tutti, sia finalmente superato”.