Beni immobili, mobili e risorse finanziarie, per un valore complessivo di oltre 1,1 milioni di euro sono stati confiscati dai finanzieri della compagnia di Sibari che hanno eseguito due “decreti decisori” emessi dal tribunale di Cosenza, sezione penale – ufficio misure di prevenzione. I beni confiscati sono riconducibili ad un soggetto che, sulla base dell’esito dei rilevamenti eseguiti, e’ risultato gravitare nella compagine ‘Ndranghetista dei Forastefano di Cassano allo Ionio. Già nel mese di dicembre 2011 e nel mese di ottobre 2012 le fiamme gialle di Sibari, sempre su disposizione della citata autorita’ giudiziaria, avevano eseguito il sequestro dei beni in argomento (ex art. 16 e segg. Del d.lvo 159/2011), atteso che dagli accertamenti patrimoniali condotti sul conto del nucleo familiare riconducibile al soggetto proposto, era emerso un notevole incremento patrimoniale, a partire dall’anno 2000, del quale non figurava traccia nelle dichiarazioni fiscali presentate per i medesimi anni.
In esito a ciò, il tribunale di Cosenza, sezione penale – ufficio misure di prevenzione, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro -, aveva già disposto, in tempi diversi, il sequestro dei beni immobili, mobili e delle risorse finanziarie oggetto di confisca consistenti in: una somma di denaro contante per l’importo complessivo di € 200.950,00; Due appartamenti, siti in Cassano allo Ionio; una villa con annesso terreno e dependance, sita in località Monte Iotte del comune di Cassano allo Ionio; un lotto di terreno, ubicato in Cassano allo Ionio ed esteso circa 2.600 mq; una ditta individuale, sita in Cassano allo Ionio, operante nel settore merceologico della distribuzione al dettaglio di generi alimentari; un’autovettura di grossa cilindrata – Bmw 320 d. Oggi il provvedimento di confisca. La citata autorita’ giudiziaria oltre alle misure di natura “reale” ha disposto l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di p.s., per la durata di 4 anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza a carico del soggetto proposto (ex artt. 4 e ss. Del d.lvo 06.09.2011 n. 159, nuovo codice antimafia).