Il Comitato Direttivo ha passato in esame il bilancio chiuso al 31.12.2012 con un utile ante imposte di quasi euro 20.000,00 (ventimila/00). Sono particolarmente soddisfatto – dichiara il Presidente Luigi Muraca – per il secondo anno consecutivo abbiamo raggiunto l’utile d’esercizio, un ottimo risultato economico e finanziario in un momento particolarmente delicato per tutti gli enti pubblici; un esito assai soddisfacente, per cui sono grato al Comitato Direttivo ed alla struttura che opera all’interno del Consorzio Industriale, ad iniziare dal Direttore Generale Fabrizio D’Agostino, che con impegno e competenza ha conseguito gli obiettivi prefissati. Giova evidenziare – continua Muraca – che per il secondo anno consecutivo i soci consorziati non versano un euro al Consorzio, né a titolo di quote consortili, né a titolo di ripianamento delle inesistenti perdite di bilancio. Non abbiamo atteso la spending review per attuare misure volte alla riduzione delle spese e per porre in essere misure anche drastiche, come il taglio di alcune voci stipendiali dei dipendenti e l’azzeramento delle consulenze. Insieme a tali scelte, per due volte in due anni sono state decurtate le indennità del Presidente e del Comitato Direttivo, ogni volta del 20%, senza attendere il ludibrio demagogico del Movimento 5 Stelle e senza clamore. Oggi sembra che la diligenza del buon padre di famiglia vada più esibita che praticata ed intervenga solo sulla spinta del disprezzo dell’opinione pubblica.
La Regione Calabria ha prodotto una legge di riforma degli enti sub regionali e, nelle prossime settimane, verrà nominato un commissario che procederà all’accorpamento delle ASI calabresi in un unico Consorzio Regionale e che troverà l’ASI lametina con i conti in regola. Anche nel corso del 2012 una serie di risultati sono arrivati, si è infatti proceduto ad una riduzione delle posizioni debitorie e al contestuale recupero di una serie di crediti, alcuni dei quali risalenti a oltre venti anni fa. Inoltre, si è focalizzata l’attenzione sulla gestione del depuratore che sta ottenendo degli ottimi risultati in termini di reflui depurati anche se, a fronte dell’efficienza del servizio, restano delle enormi criticità nella gestione finanziaria dell’intera attività, in ragione del ritardato versamento dei canoni di depurazione da parte dei comuni che conferiscono nell’impianto. Nonostante ciò, il depuratore lametino è diventato un modello di gestione virtuosa e si registrano con soddisfazione anche le visite guidate delle scuole lametine ed anche di istituti provenienti da altre province calabresi. Preme aggiungere che, nel corso dell’anno 2012, è stato completato il nuovo progetto dell’area industriale secondo i dettami della bioarchitettura, poi consegnato alla Regione Calabria, alla Provincia di Catanzaro ed al Comune di Lamezia Terme, con l’auspicio che, anche attraverso la programmazione comunitaria, l’innovativa ipotesi progettuale trovi copertura finanziaria e venga realizzata. Il Comitato Direttivo, nel corso dell’ultima seduta, ha ringraziato anche il Collegio Sindacale per l’ottimo lavoro svolto.