Alle prime luci dell’alba di oggi, a Belvedere Spinello, i Carabinieri della Stazione e della Compagnia di Crotone hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari del G.I.P. del Tribunale di Crotone, Bianca Maria Todaro, emessa su richiesta del Procuratore Raffaele Mazzotta, e del Sost. Proc. Ivan Barlafante, della Procura crotonese. L’attività fortemente voluta dal Comando Provinciale di Crotone, diretto dal Col. Francesco Iacono, si inquadra in una più ampia azione di contrasto alle piaghe dell’usura e delle estorsioni in provincia di Crotone in un momento di così drammatica congiuntura economica, argomento spesso finito al centro di numerosi incontri pubblici ed oggetto di continui appelli alla collaborazione indirizzati a tutte le parti sociali. A finire agli arresti, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati di usura ed estorsione in danno di alcuni commercianti di Belvedere Spinello:
– Oliverio Francesco, allevatore 76enne, a capo dell’organizzazione;
– Marrazzo Giovannina, casalinga 66enne, moglie dell’Oliverio e contabile dell’organizzazione;
mentre destinatari della misura cautelare del divieto di dimora presso il comune di Belvedere sono:
– Oliverio Luigina, 46enne aiuto cuoca presso la sede centrale di una assicurazione tedesca a Monaco di Baviera, figlia dei coniugi Oliverio e riscossore per conto dell’organizzazione attraverso minacce alle vittime;
– Oliverio Giuseppe, 45enne guardia giurata presso magazzini generali a Monaco di Baviera, figlio dei coniugi Oliverio e riscossore per conto dell’organizzazione attraverso minacce alle vittime;
– Oliverio Vincenzo, 26enne autista di mezzi speciali presso i magazzini generali a Monaco di Baviera, figlio dei coniugi Oliverio e riscossore per conto dell’organizzazione attraverso minacce alle vittime.
Ad essere disvelata con l’operazione eseguita oggi ma avviata durante lo scorso periodo natalizio è stata un’organizzazione composta da un intero nucleo familiare e dedita al prestito di denaro a tassi usurai a commercianti della zona in particolari difficoltà economiche. Sono state cinque le vittime accertate a subire le continue vessazioni da parte degli Oliverio. I fatti accertati partono dal 2009 anno in cui diverse vittime sarebbero state agganciate a causa dei problemi economici in cui versavano le loro attività commerciali. E così sono stati un tecnico antennista, ma anche un commerciante ortofrutticolo ed un imprenditore responsabile di una società di catering presso le mense delle scuole, nonché i genitori di quest’ ultimo, proprietari di una pizzeria e costretti a far fronte ai debiti del figlio continuamente minacciato dagli estorsori, a finire in questa drammatica rete che li ha portati nel corso del tempo a cessare completamente le proprie attività commerciali stritolati dalle esose richieste degli usurai. In un caso, a fronte di un prestito di 4500 euro, ci si è ritrovati a pagare interessi per 36.800 euro in 3 anni ad un tasso pari al 278%. In un altro caso i tassi da pagare sono stati del 134%, a fronte di 5.00 euro prestati in un solo anno sono stati richiesti 9.000 euro di soli interessi. Gli Oliverio sono arrivati anche a farsi intestare un magazzino come parziale pagamento degli interessi maturati. È stata la disperazione a convincere le vittime prima a confidarsi e poi ad affidarsi ai Carabinieri, sapientemente diretti dalla locale Procura, che nell’arco di 5 mesi hanno ricostruito gli eventi che hanno portato all’emissione dei provvedimenti odierni. Durante le perquisizioni eseguite oggi, i Carabinieri hanno rinvenuto il cosi detto “libro mastro” ove sono annotati tutti i crediti vantati dall’organizzazione e lo stato dei pagamenti, attualmente al vaglio per ricostruire numerosissimi altri casi.