“La recente discesa in Calabria dell’amministratore unico dell’ANAS, Pietro Ciucci, venuto a sciorinare, con i suoi numeri altisonanti (14 miliardi di euro), i prossimi interventi in materia di viabilità e getta fumo negli occhi dei nostri amministratori calabresi e locali, già’ di per se miopi su questi problemi – afferma in una nota Giovanni Capocasale dell’Associazione “Crotone nel Cuore”. E’ chiaro, infatti, da quanto dichiarato dallo stesso Ciucci e approvato da i nostri politici amministratori, che ogni volta sono da codinzolo, che gli interventi, tanto decantati, ancora una volta non interesseranno la statale 106, nel tratto che va da Sibari a Botricello e che comprende integralmente l’ isolata provincia di Crotone. Il tratto più pericoloso, che ricade nel territorio del Comune di Crotone, conosciuto come strada della morte e’ pertanto destinato a restare una via carovaniera, con tutte le problematiche che ne conseguono, vittime e incidenti mortali in primis. E i nostri rappresentanti istituzionali cosa fanno? Di certo, non fanno sentire la loro voce.
Non ho visto ne’ udito alcun intervento di protesta o di contestazione di alcuno , magari vestito con la fascia tricolore! Ne’ tantomeno del Sindaco della città di Crotone , capoluogo della provincia di Crotone, Peppino Vallone. In particolare, quest’ultimo di voce in capitolo ne aveva, eccome se ne aveva, essendo lui anche il presidente regionale dell’ANCI (associazione dei comuni calabresi). Pertanto avrebbe potuto manifestare a Ciucci il dissenso di quei comuni, da Sibari a Botricello, tagliati fuori dal’ammodernamento del tratto della 106 in cui ricadono. Il perchè di tale immobilismo è difficile da diagnosticare. Il solito letargo in cui è caduto il sindaco da anni e che sta contagiando anche la poltrona della presidenza regionale dell’Anci? Un attacco di raucedine? Chissà? Certo è che si è persa un’altra occasione. Oppure, si ritiene che le rotatorie costruite tra Botricello e Crotone siano le soluzioni al problema? O, probabilmente, è una questione che non tocca il sindaco. Chissà lui come viaggia per raggiungere il resto della regione da Crotone? Con l’elicottero, con il calesse, o con uno dei tanti treni della linea ionica soppressi? Ai posteri l’ardua sentenza”.
Ieri ho percorso la statale 106 da taranto a ciro’ ,per quanto riguarda il tratto dei territori pugliese e lucano , mi permetto di dire che la statale e’ promossa con la sufficenza minima; quando si entra in territorio calabrese ed in particolare per il tratto trebisacce- ciro’ il giudizio e’ pessimo. Mi chiedo: le amministrazioni non se ne preoccupano ? Come puo’ svilupparsi il turismo se non c’e’ la possibilita’ di raggiungere il territorio. I sindaci devono ,ripeto devono ,fare delle manifestazioni eclatanti come bloccare la 106 fino a quando non ci sara’ lo sblocco reale degli investimenti. I sindaci della provincia di crotone , tutti,devono pretendere dal governo che i loro territori vengano serviti con mezzi di trasporto di una certa decenza e non come avviene oggi. Crotonesi muoviamoci tutti!!!!!!!!!!!