Un incidente “pauroso” quello accaduto ieri sulla strada Statale 106 Ionica all’altezza dello svincolo di Montepaone (Catanzaro). Due auto di grossa cilindrata si sono scontrate frontalmente dopo che una di queste, nel tentativo di sorpassare una terza autovettura, ha invaso la corsia di marcia opposta. Le auto sono una “Mercedes” su cui viaggiavano due giovani di Cropani (F.A. di 30 anni e F.S. di 40) ed un “Alfa 159” sulla quale viaggiava A.A.C. di Guardavalle di 44 anni. Tutte e tre le persone che viaggiavano sulle automobili che sono entrate in collisione sono state trasportate in diversi ospedali del comprensorio e sembra che, al momento, risultino gravemente ferite. Per uno dei feriti, è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso ed ora è in prognosi riservata. Le vetture sono totalmente distrutte. Sull’incidente interviene Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?” il primo libro scritto sulla “strada della morte”: “L’ennesimo gravissimo incidente non restituisce elementi di novità: siamo davanti ad una strada pericolosissima (ma questo lo sapevamo), stretta e quindi difficilmente percorribile ad una velocità ragionevole poiché la sua altissima pericolosità impone una velocità molto, molto ridotta (e questo è noto), una strada in cui è difficile azzardare un sorpasso poiché è molto facile fare un indicente (anche questo lo sapevamo), una strada che spesso viene percorsa con la giusta attenzione da molti autisti che tuttavia rischiano facilmente un frontale determinato dall’altrui disattenzione (anche questo è noto). Tuttavia, non posso non far rilevare ciò che è ancora più noto: non cambia nulla!
Quella strada resta sempre uguale nell’indifferenza generale: compresa quella della classe politica calabrese che di fronte all’ennesimo gravissimo incidente languisce nel silenzio più assoluto e, ciò che è peggio, non agisce! Anche questo è noto da sempre. Purtroppo! Auspico e spero che rispetto a tutto ciò possa presto sollevarsi l’indignazione più ampia da parte della popolazione calabrese, storicamente vessata dalla presenza indecorosa di una arteria viaria costantemente bagnata dal sangue e segnata dalla morte di tanti che hanno avuto solo una grande sfortuna: quella, purtroppo, di dover percorrere questa strada maledetta! Quando ciò accadrà, il ricordo della strada Statale 106 Ionica, intriso di vergogna, resterà indelebile e forte nei tanti che hanno lottato per ottenere un ammodernamento ed anche nei moltissimi che, invece, credono di essere “assolti” e, quindi, non responsabili dei tanti feriti e delle tante vittime, mentre invece, sono coinvolti ed hanno responsabilità evidenti e così marcate quanto il loro vergognoso e spregevole silenzio”.