“Viviamo un momento storico in cui l’economia ha fallito e la crescita illimitata ha formato Conflitti, idee liberiste, esaurimento dei combustibili fossili, privatizzazione delle risorse e riduzione dei sistemi di welfare hanno sgretolato la coesione sociale – afferma in una nota l’associazione FareAmbiente Crotone. Cresce la sensibilità al bisogno impellente di cambiare, di porsi nuovi obiettivi e quindi di ragionare in maniera diversa, sul piano individuale e collettivo. La Democrazia viene messa a dura prova: ora si punta ad un processo dinamico e partecipativo che deve includere, ad esempio, molti residenti non-cittadini, stranieri nella cultura e nella religione. Torna perciò alla ribalta il tema della sfera pubblica. I piccoli borghi hanno e avranno un ruolo di primo piano, nel rilancio e nella rinascita dei territori. Per fareAmbiente Crotone: la nostra riflessione e il nostro impegno è proprio quello delle comunità sostenibili e responsabili, per generare un progetto complessivo che concorra a creare una società capace di farci uscire dalla crisi diversi e migliori. Si tratta di una sfida culturale che ha come orizzonte l’apertura, la comunicazione, la responsabilità, la biodiversità, favorire l’ ambiente e tutto ciò che contrasta l’esclusione e la chiusura.
Ribadisce Caterisano. Così come i calabresi avvertiranno il bisogno di valori capaci di dare senso alla nostra presenza. Si diffondono i valori tipici del set post-materialista, un riferimento fondamentale per l’ambiente. Rispetto per la vita, per l’ambiente e l’ecologia, tolleranza e solidarietà sono cardini delle comunità locali che, di conseguenza, risultino accoglienti. I borghi sapranno affrontare, grazie alla possibilità di essere globali e locali, alcune delle paure più diffuse, dal timore dovuto alla mancanza di lavoro, della microcriminalità e del degrado ambientale, fino a quello della riduzione dei servizi fondamentali. Sapranno affrontarle grazie alla forza del proprio patrimonio culturale ambientale e relazionale. Le tradizioni antiche, che assumono spesso anche i caratteri della spettacolarità per offerte turistiche di rilievo internazionale, la gastronomia, sempre più rivalutata dalle nuove generazioni, le produzioni agricole tradizionali sono alcuni dei punti di forza delle piccole comunità. La spinta alla produzione culturale ha nelle associazioni e nelle reti associative locali un grande punto di riferimento, ma non può bastare. Il contributo delle nuove generazioni, per salvaguardare l’ambiente e rilanciare la struttura sociale, economica e ambientale dei borghi e del loro contesto.”