“In ogni azienda che si rispetti nei primi mesi dell’anno vengono redatti e illustrati i bilanci annuali dell’ attività svolta. Così ha fatto ed espletato la Polizia Municipale di Lamezia Terme il 18 gennaio scorso. Può sembrare poco tempestivo il nostro spirito di intervento, ma assolutamente non lo è, e appresso ne adduciamo anche i motivi – afferma in una nota Francesco Bonacci, di Fiamma Tricolore Lamezia Terme. Abbiamo volutamente atteso tre mesi, tecnicamente più che sufficienti, per capire bene alcuni dettagli che, evidentemente, agitano le casse di questa “azienda”, e la segnalazione di alcuni cittadini ne è rimarchevole riprova. Il signor Michele C. ci segnala quanto segue. Lui, che abita in Via del Progresso, alle 7.45 del mattino esce di casa, va a prendere il suo collega, il signor Franco B., che abita in Via Conforti, e assieme proseguono con destinazione Cosenza, per raggiungere il posto di lavoro. Tra rotatorie varie e traffico inestricabile alle 8.15, quindi dopo ben 30 minuti, riesce a raggiungere l’esimio collega. Da lì si dirigono verso Via dei Mille, attraverso l’ arteria che divide la scuola media “A. Manzoni” e il parco fluviale; sono ormai le 8.20 e vige il caos più assoluto: frenetici clacson, parcheggi in doppia fila in una strada che di fila non può contenerne neanche una e mezza, bambini accompagnati da genitori in calca sui marciapiedi e sulla strada, il tutto senza intravvedere l’ ombra di un vigile urbano. Forse, dicesi forse, la presenza di un ausiliario del traffico che cerca di regolare, come meglio può, la caotica situazione, è di sostanziale aiuto. I nostri cittadini (Franco e Michele), deducendo (male) che i vigili, magari impegnati in altre attività di rilievo, siano seriamente impegnati, continuano imperterriti il tragitto che dovrebbe portarli verso l’autostrada. Ma Viale Marconi è intasata come non mai, e decidono allora, sono ormai le 8.30, di deviare per Via delle Vittorie dove, esaudito il loro desiderio a dir poco “miracoloso” di uscire dal traffico, per grazia trovano, a presidiare un posto di blocco, un blindato con due pattuglie e due vigili (tutti municipali).
Facendo due conti, 2 vigili più 2 pattuglie più il blindato, magari con macchina da caffè in cialde “incorporata”, dovrebbe fare all’ incirca 8/10 persone. 10, dicesi dieci, vigili municipali ad un posto di blocco. Una (1) scuola pubblica priva, invece, di un rappresentante dei suddetti organi. Capiamo bene le necessità di bilancio, ed esperienze pregresse ci tramandano tanti “benevoli” comuni della nostra intera penisola che lo hanno consentito situazioni anomale, ma non è così che dovrebbe funzionare un corpo come quello dei vigili urbani, senza generalizzare come è ovvio, che dovrebbe invece essere un punto di riferimento fidelizzato, e non finalizzato a risanare i propri “bilanci” con autovelox lecitamente ambigui e strumentalizzando un nuovo e pur valido codice stradale. Non è più possibile, per nessuno, far ricadere gli oneri, derivanti da gestioni pubbliche spesso “allegre”, sempre e solo sulla cittadinanza, in special modo quando, tra l’altro, non è garantito un benchè un minimo servizio. Intanto, tornando ai nostri Franco e Michele, li ritroviamo a sperare che la multa comminatagli per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, appena usciti da un bar, serva anche a far quadrare il bilancio, ovviamente quello, a questo punto, dell’anno che verrà. E per la serie “non facciamoci mancare nulla” un’altra tegola grava, in questi giorni, sulla testa dei cittadini della città dei Lissani: il rischio commissariamento del Comune che riguarda l’approvazione, o meno, del bilancio 2012. In proposito Fiamma Tricolore si chiede se non sia meglio un lungo commissariamento, seppur inutile, piuttosto che la prosecuzione di una esperienza con un sindaco e di una giunta altrettanto inutili? Soverato docet! Vieppiù in un Consiglio dove non esiste più (semmai ci fosse stata) una maggioranza, atteso che il rendiconto consuntivo 2012 è stato approvato (sic!) con il voto di 13 consiglieri su 31 aventi diritto, e quindi l’accanimento terapeutico nel mantenere in vita questo Consiglio servirebbe solo a portare avanti delle larghe intese con l’obiettivo minimale di realizzare la gestione ordinaria del Comune, cosa che comunque potrebbe ben esplicare un Commissario, a parer nostro anche con grandi economie, quantomeno nelle spese per l’ amministrazione. Intanto noi della Fiamma assicuriamo ai cittadini che continueremo a vigilare ed a denunciare!”.