Ha avuto luogo ieri, 10 maggio, presso i locali della Fondazione Terina di Lamezia Terme, alla presenza del Dott. Emilio Mastroianni e della dott.ssa Paese del Dipartimento Ricerca e dell’On. Mario Magno in rappresentanza della Regione Calabria, la formale sottoscrizione dell’Accordo di Rete da parte dei rappresentanti dei soggetti gestori degli otto Poli, (Gianni Cuda, Domenico Saccà, Marcello Zimbone, Patrizia Tortorici, Mario Spanò, Sergio Scrivano, Alfredo Fortunato, Raffaele Greco) che ha, di fatto, sancito la nascita in Calabria della Rete Regionale dei Poli di innovazione. I contenuti dell’Accordo sono stati illustrati dalla prof.ssa Mariateresa Russo, delegata alla comunicazione dell’Accordo di Rete. Questo atto era stato già annunciato in occasione dell’incontro convocato dall’assessore Mario Caligiuri lo scorso 17 aprile con i rappresentanti dei Poli e alla presenza del Direttore generale Prof. Massimiliano Ferrara, nel corso del quale lo stesso assessore aveva plaudito all’iniziativa e annunciato lo sblocco delle risorse già destinate alle imprese aggregate ai Poli su specifiche linee di finanziamento riservate. Come noto, la Strategia Regionale per l’Innovazione individua nei Poli Regionali di Innovazione lo strumento finalizzato ad organizzare e integrare, garantendo standard di servizi comuni e di qualità, le attuali e le future infrastrutture di ricerca scientifica e innovazione tecnologica presenti sul territorio regionale con riferimento a uno specifico settore tecnologico e applicativo. I Poli sono quindi aggregazioni di imprese indipendenti, start-up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese, e organismi di ricerca attivi in un particolare settore o ambito territoriale che creano valore e crescita economica attraverso una catena del valore molto strutturata, che varia dalla creazione di innovazione alla commercializzazione e diffusione, in uno o più mercati tecnologici. Sono strumenti di politica industriale a sostegno della competitività delle imprese, volti a favorire la condivisione della conoscenza e la convergenza degli investimenti su traiettorie di sviluppo di prodotti o servizi innovativi, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete di servizi tecnologici ad alto valore aggiunto.
In Calabria con apposito bando sono stati creati otto Poli di Innovazione: Trasporti, Logistica e Trasformazione, Tecnologie della Salute, Beni Culturali, Tecnologie dell’Informazione e delle Telecomunicazioni, Filiere Agroalimentari di Qualità, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e Tecnologie per la Gestione Sostenibile delle Risorse Ambientali, Tecnologie dei Materiali e della Produzione, Risorse Acquatiche e Filiere Alimentari della Pesca che, ad oggi, aggregano nel loro insieme, circa 320 imprese, le tre Università della regione, gli Istituti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’ENEA. Ulteriori enti pubblici e privati italiani e stranieri hanno formalmente aderito agli stessi. La creazione della “Rete Regionale dei Poli di Innovazione” era, dopo la creazione dei Poli, l’ulteriore obiettivo fondante del POR Calabria 2007-2013 in materia di Ricerca e innovazione. L’Accordo di Rete sottoscritto tra i Poli, è l’unico esempio di coordinamento in Italia, consentirà la messa in comune di risorse economiche, strumentali ed umane per organizzare e potenziare un’azione territoriale a favore del sistema produttivo. Nell’ambito dell’Accordo di Rete ogni singolo Polo assume il ruolo di capofila nell’organizzazione di specifici servizio tecnologici che saranno erogati, attraverso una piattaforma collaborativa alla quale tutti gli altri poli contribuiranno con proprie risorse. I servizi che saranno erogati sono i seguenti: Informazione per l’innovazione, Servizi a supporto della brevettazione, Assistenza all’adozione dell’innovazione, Assistenza alla creazione di impresa, content management system e knowledge sharing, finanza e venture capital, Informazione e comunicazione istituzionale, Formazione sui temi del management. Restano a carico dei singoli poli i servizi Specialistici quali lo studio, la progettazione, lo sviluppo e l’introduzione sul mercato di nuove tecnologie/prodotti; lo studio di fattibilità tecnica delle nuove tecnologie/prodotti; le attività cosiddette di ‘proof of concept’, attraverso specifici programmi di validazione dei risultati della ricerca scientifica sviluppata nei Poli e non in un contesto industriale, secondo specifiche definite dalle imprese interessate; l’erogazione di servizi connessi ai Laboratori Tecnologici, la formazione specifica su tematiche che riguardano problematiche relative ai diversi settori tecnologici di appartenenza dei Poli.