Antonio Rezza, artista poliedrico, sperimentatore, attore e regista costantemente impegnato a violare le regole della sintassi teatrale, farà tappa ad Artau. La stagione, organizzata dal Cams dell’Università della Calabria con la collaborazione del Dipartimento di Studi Umanistici e il sostegno della Fondazione Carical, dopo avere ospitato Giuseppe Battiston, si prepara ad accogliere Fratto_X del geniale autore e interprete novarese. L’appuntamento è per mercoledì 24 aprile, alle ore 20.30, al Teatro Auditorium Unical. Fratto_X è un mondo popolato da piccoli robot e fasci di luce in cui si muovono bizzarri personaggi. Non c’è logica in uno spettacolo che propone la decostruzione di norme e abitudini. In scena ci sono ostacoli da superare e una X fatta di teli che si tendono, come strade impossibili da percorrere. La non-storia proposta da Rezza racconta così di tv, teatro, cinema, ma anche dei rapporti di coppia, della difficoltà di relazione con una realtà troppo spesso insopportabile, della frizione tra l’essere umano e il mondo, la società e le sue leggi. Deformato dagli abiti-scenografie di Flavia Mastrella, Rezza è un uomo alle prese con l’Assurdo. I due artisti lavorano insieme da più di vent’anni e, ogni volta, le loro proposte stupiscono, confondono, fanno discutere. Non si tratta soltanto di teatro, ma pure – come suggeriscono i due – di riti sciamanici, di happening di movimento. Attraverso una scrittura potente e aforistica, la performance di Rezza è così un turbine di movimento e parole. Il corpo dell’attore a tratti si fonde, a tratti combatte con le sculture che abitano il palcoscenico e restituiscono un universo caotico, in continua evoluzione, agitato da forze centrifughe.
BIOGRAFIA FLAVIA MASTRELLA E ANTONIO REZZA
Flavia Mastrella e Antonio Rezza si occupano di comunicazione; sono uniti da più di vent’anni nella produzione di performance teatrali, film a corto e lungo respiro, trasmissioni televisive, performance e set migratori. Mastrella, fornita di una fantasia plastica, espone negli anni sculture, video-sculture e fotografie in Italia e all’estero. Una sua opera fa parte della collezione permanente della Certosa di San Lorenzo a Padula all’interno della mostra Le opere e i giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Il PAN di Napoli ha ospitato l’installazione Boe alla deriva, mentre nel 2008 si è tenuta a Roma l’esposizione dell’habitat di Autopatia. Rezza, performer con il fiato rotto, muove da un’esperienza linguistica anti narrativa, approdata a quattro libri pubblicati da Bompiani, tra questi, Credo in un solo oblio ha vinto il Premio Feronia nel 2008. Insieme hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, hanno realizzato programmi televisivi e hanno vinto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare nel 2008. Nel gennaio del 2010 presentano a Madrid e a Palencia Pitecus in lingua spagnola. Nel giugno del 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi all’interno del Festival Face à Face. Nell’aprile del 2012, edito da Barbès, è uscito il libro La noia incarnita – il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura di Rossella Bonito Oliva.