Il campo di Ferramonti di Tarsia, ubicato pochi chilometri a nord di Cosenza, in Calabria, fu uno dei siti di prigionia e di internamento più importanti realizzati dal regime fascista di Mussolini. Sorto come luogo di confino e ufficialmente aperto nel giugno 1940, in seguito all’entrata in guerra del paese, ospitò al suo interno alcune migliaia di prigionieri, per lo più ebrei stranieri e, insieme, diverse centinaia fra detenuti politici, apolidi, slavi, greci e cinesi. Il campo, formalmente liberato il 14 settembre 1943 dalle truppe inglesi, continuò a funzionare nei mesi successivi, anche se naturalmente le condizioni di vita degli internati migliorarono in modo sensibile. La chiusura ufficiale cadde l’11 dicembre 1945. L’evento si collega al secondo incontro dei partecipanti al progetto ECOSMEG (European Cosmopolitanism and Sites of Memory through Generations).
Il progetto ECOSMEG, che rientra nel programma Europe for Citizens-‐Active Remembrance della Commissione UE-‐EACEA, vede come Università capofila l’Alma Mater Studiorum -‐ Università di Bologna, responsabile Maura de Bernart, con le Università della Calabria e di Teramo in Italia, di Zagabria in Croazia e di Tirana-‐Marin Barleti in Albania. L’evento specifico, organizzato congiuntamente dall’Università della Calabria e dal Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia, con il sostegno dello SPI CGIL Calabria, si svolge in collaborazione con la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, la Provincia di Cosenza, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, la Fondazione Italia-‐ Israele per la Cultura e le Arti, la Società Dante Alighieri – I Parchi Letterari e la casa editrice Rubbettino in qualità di media partner. Diversi gli obiettivi. Da un lato pare importante fare il punto sul piano storico, in forza di recenti contributi, di nuovi metodi di approccio e dell’incontro-‐confronto tra studiosi di esperienza acquisita e altri che invece appartengono alle generazioni più giovani. Pari rilievo gode poi l’allargamento del piano disciplinare, grazie al concorso di ricercatori che fanno capo, tra l’altro, ai mondi delle scienze sociali, dell’archeologia, delle arti e della letteratura. Anche alla luce di quanto si è sperimentato altrove, sembrano queste le basi giuste per delineare un panorama realmente collettivo e pluralista di Ferramonti, ancor più necessario di fronte all’ormai acquisito status istituzionale dell’ex campo in qualità di Museo della Memoria. Ferramonti dunque pensato nell’ottica di un bene culturale dell’umanità, in una prospettiva in grado di coinvolgere, anche grazie al progetto ECOSMEG, i paesi dell’area europea e quelli che a suo tempo costituirono il rifugio degli ex internati, dal Canada alle nazioni dell’America del Sud, dagli Stati Uniti a Israele.
Programma delle attività
23 Aprile 2013
Cosenza, Palazzo della Provincia, Sala degli Specchi
15.00 – 18.00
Indirizzi di saluto
Francesco Panebianco, Presidente della Fondazione Museo della Memoria Ferramonti di Tarsia
Michele Gravano, Segretario generale della CGIL Calabria
Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza
Gerardo Maria Oliverio, Presidente della Provincia di Cosenza
Leone Paserman, Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, Ricordi di Ferramonti.
A seguire: interventi e domande dei partecipanti ECOSMEG
Paolo Coen e Antonella Salomoni, Le ragioni del convegn
Maura de Bernart, Ferramonti nel progetto ECOSMEG
Simonetta della Seta, Ferramonti e l’Associazione Italia-Israele: le prospettive di sviluppo Consegna del “Premio Ferramonti – I edizione”, conferito dallo SPI CGIL Calabria, a cura di Vladimiro Sacco, con la partecipazione di Stanislao Pugliese
Cosenza, Piazza Vittoria, Sede della CGIL Calabria
18.00 - 19.00
Apertura della mostra d’arte Echi dal Ghetto: revisited, a cura di Alessandra Carelli
24 Aprile 2013
Università della Calabria, Aula Magna
9.30 - 10.15
Sessione plenaria
Indirizzo di saluto Giovanni Latorre, Magnifico Rettore dell’Università della Calabria
Donatella Di Cesare, Lezione introduttiva – Luoghi della memoria – spazi del tempo. Il ricordo contro la negazione
10.30 – 12.30
Sessioni multiple e parallele
Aula Magna Sessione 1 – Pedagogia e didattica
Moderano: Giuseppe Spadafora e Angela Riggio
Sandra Renzi, La condizione dell’infanzia a Ferramonti: cosa dovremmo sapere e perché
Anna Melacrinis, Il valore della Memoria
Rosellina Capalbo, Il Nazismo e la Shoah: il caso Ferramonti
Rosanna Magnifico, Per non dimenticare Patrizia Marino, Dal sud Europa per non dimenticare un campo del duce
Sala stampa dell’Aula Magna
Sessione 2 – Storia
Modera: Vittorio Beonio Brocchieri
Tommaso Dell’Era, Il campo di Kavajë nelle nuove fonti archivistiche albanesi, italiane e serbe e le sue relazioni con Ferramonti
Giuseppe Ferraro, Non solo ebrei: il caso etiopico (1937-1943)
Fausta Gallo e Simone Misiani, Ferramonti: la memoria, il racconto, i testimoni. Alcuni nodi problematici
Samuela Marconcini, Categoria A4bis: gli ebrei stranieri internati in Italia (1940-‐1943) alla luce del fondo omonimo conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma
Cubo 0 – Aula Seminari
Sessione 3 - Arti
Modera: Paolo Coen
Paolo Carafa, Per un’archeologia della Shoah: paesaggi della Memoria a Ferramonti
Lorenzo Canova, Bruno Canova e l’arte della Shoah
Cristiana Coscarella, Architettura e Shoah
Giusy Meister, La rappresentazione della Memoria nel lavoro di alcuni giovani artisti israeliani, da Boaz Arad a Meital Katz Minerbo
Pausa per il pranzo
14.30 - 16.30
Sessioni multiple e parallele
Aula Magna
Sessione 4 – Riunione del progetto ECOSMEG
Moderano: Paolo Coen e Maura de Bernart
nterventi programmati di Fausta Gallo, Dorian Jano, Simone Misiani, Hrvoje Spehar, contributi al dibattito di Cesira Bellucci, Alessandro Bozzetti, Alessandra Carelli, Massimo Fortunato, Antonella La Robina
Sessione 5 – Storia e scienze sociali
Sala stampa dell’Aula Magna
Moderano: Tiziana Noce e Antonella Salomoni
Martina Ravagnan, I campi Displaced Persons per profughi ebrei stranieri in Italia Olimpia Affuso, I luoghi della memoria e la trasmissione intergenerazionale del passato traumatico
Adele Valeria Messina, Paul Neurath: da prigioniero politico a scienziato sociale
Cubo 0, Aula convegni
Sessione 6 - Arti
Modera: Paul Paolicelli, con Sara Filice
Stanislao Pugliese, Primo Levi, Answering Auschwitz. Primo Levi’s Science and Humanism as Antifascism
Claudio Gaetani, Per una memoria attiva: un percorso tra etica ed estetica nel cinema della Shoah
Raffaele Pellegrino, La musica al servizio del III Reich. Riflessioni storiche, filosofiche e musicologiche
16.30 – 17.15
Aula Magna
Sessione plenaria
Sintesi delle sessioni e discussione
Museo della Memoria, Ferramonti di Tarsia
18.00 – 18.30
Apertura della mostra Ricordare – Tributo a Bruno Canova in memoria della Shoah. Opere di Bruno Canova e Vito Miroballi, a cura e con introduzione di Lorenzo Canova
18.45 – 19.45
Proiezione del film Il cielo come destino. Ritratto di Enzo Sereni, scritto e diretto da Vittorio Pavoncello
25 Aprile 2013
Museo della Memoria, Ferramonti di Tarsia
9.30 – 12.30
Deposizione di una corona d’alloro al Monumento dedicato agli ex internati
Saluti delle autorità
Antonio F. Scaglione, Sindaco di Tarsia
Interventi di Demetrio Guzzardi, Antonio Coscarelli, Francesco Folino, Teresa Ciliberti, Francesco Panebianco
Tavola rotonda, Ferramonti oggi, nell’arte e nella cultura, moderano: Paul Paolicelli e Paolo Coen; partecipano Sergio Barletta, Carlo Fanelli, Stanislao de Marsanich, Claudio Gaetani e Giusy Meister, con letture di Imma Guarasci tratte dal libro Un combattente per la libertà d’Italia, di Antonio e Salvatore Coscarelli, Cosenza, Editoriale Progetto 2000, 2013
On.le Cécile Kyenge Grispino, Conclusioni