Solo nella giornata di ieri si sono concluse le attività per il definitivo spegnimento degli ultimi focolai nel territorio boscato del comune di Savelli, dopo il grave incendio che ormai da diversi giorni divampava nei boschi, distruggendone circa 50 ettari. L’allarme era scattato domenica scorsa, quando la Centrale Operativa del 1515 del Corpo Forestale dello Stato, ha ricevuto la segnalazione di un incendio in località “Vacante Melario” del comune di Savelli. Il personale Forestale della Stazione del CTA di Mezzocampo-Savelli, attivato dalla Centrale Operativa, immediatamente si è recato sul posto per coordinare le attività di spegnimento che hanno visto l’intervento dall’alto di due canadir inviati dalla protezione civile della Regione Calabria, e a terra operare le squadre di Pronto intervento AIB , allestite al momento per l’emergenza in atto, dei Consorzi di Bonifica e dell’A.Fo.R di Crotone. Nei giorni successivi altro personale forestale dei Comandi Stazioni limitrofi si è avvicendato per coordinare le operazioni di spegnimento ed avviare le prime indagini nell’immediatezza dell’evento.
Giornata campale si è avuta mercoledì scorso quando in concomitanza hanno operato due canadair e due elicotteri, uno del CfS e l’altro della Regione Calabria. La superficie interessata dalle fiamme è stata stimata in circa 50 ettari di bosco composto prevalentemente da pineta di Pino Laricio e bosco di essenze quercine con un fitto sottobosco che ha reso difficoltose le operazioni a terra. L’area boscata in questione, considerato l’elevato pregio ambientale, risulta vincolata per l’aspetto paesaggistico-naturale e ricade, anche, in zona ZPS (zona di protezione speciale). Per intanto prende ipotesi la matrice colposa della dinamica dell’evento incendiario, dovuta verosimilmente all’effettuazione di alcune pratiche agricole in un fondo limitrofo all’area oggetto dell’incendio. Tuttavia, nel corso delle indagini gli agenti dei Comandi Stazione di Petilia Policastro e Santa Severina hanno posto sotto sequestro diversi metri cubi di legna da ardere che dai primi indizi raccolti sembra che sia frutto di un’attività illecita da parte di alcune persone del luogo che identificate hanno esposto alcune versioni che, per il momento, si sono dimostrate contrastanti rispetto gli esiti dell’attività di indagine svolta dagli agenti.