Per il secondo anno consecutivo, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) apre i suoi spazi ai giovani talenti artistici calabresi, dedicando loro una rassegna che funge da esito al concorso Young at Art, conclusosi domenica 24 marzo 2013. La mostra, a cura di Massimo Garofalo e Andrea Rodi, inaugura sabato 20 aprile 2013, in contemporanea con l’importante personale dedicata al pittore Pino Chimenti, e raccoglie le opere di 12 artisti Under 35 nati in Calabria. Il numero degli artisti selezionati è raddoppiato rispetto a quelli che hanno preso parte all’edizione 2012 del progetto Young at Art, così come, per questa seconda edizione, è sensibilmente aumentato il numero totale dei candidati al concorso, arrivando a sfiorare le 100 unità, a testimonianza dell’estrema vitalità della scena artistica calabrese e della varietà della sua offerta, capace di spaziare attraverso tutti i linguaggi e le forme espressive dell’arte contemporanea.
Particolarmente ricca è, quest’anno, la sezione dedicata alla fotografia, che annovera gli artisti Domenico Mendicino, Gregorio Paone, Marco Colonna, Salvatore Colloridi e Salvatore Insana. Quest’ultimo è presente, con un’opera, anche nella sezione video, di cui fa parte anche l’artista Giusy Pirrotta.
Sono tre, invece, i pittori che prendono parte all’edizione 2013 del progetto Young at Art. Anna Capolupo, Giulio Manglaviti e Maurizio Cariati, enormemente distinti fra loro per stile, tecnica e tematiche affrontate nei rispettivi lavori. L’artista Mirella Nania testimonia della freschezza dell’approccio digitale applicato al mondo dell’arte. Non mancano poi gli approcci ibridi, come la pittura materica proposta da Giovanni Fava e la scultura fatta di materiali di recupero, naturali e artefatti, di Giuseppe Guerrisi. Per l’edizione 2013 del progetto Young at Art, il MACA e l’associazione Oesum Led Icima, che promuove le attività del museo, hanno inteso rinnovare la riflessione sull’arte come espressione di un territorio, intrapresa nel 2012, puntando lo sguardo non solo sugli artisti che hanno scelto di restare in Calabria – come accaduto l’anno passato – , ma anche sui giovani talenti migranti, con la convinzione che in un’opera d’arte siano sempre e comunque presenti la storia e le radici di chi l’ha realizzata. Da qui il sottotitolo dell’iniziativa: Home is Where the Art is (La casa è dov’è l’arte), dove la parola Art si va a sostituire ad Heart (cuore), sottolineando l’aspetto vitale e passionale della creatività artistica.