“La UIL dell’Università della Calabria invita tutte le componenti dell’Ateneo docenti, ricercatori personale tecnico-amministrativo, precari, studenti ma anche società civile ad una partecipazione attiva alla vita dell’ateneo sopratutto in questa fase cruciale di difficoltà economica, di calo degli studenti, di rinnovo degli organi di governo che non possono essere decisi, valutati ed orientati da una stretta cerchia autoreferenziale. Sembra essere tornati in pieno medio evo dove una ristretta lobby baronale decideva le sorti della intera comunità. La UIL ritiene che ragioni di logica oltre che di buon senso dovrebbero consigliare molta prudenza in questa fase. Riteniamo inopportuno che si proceda nella designazione del nuovo consiglio di amministrazione. Designazione che a stragrande maggioranza sarebbe decisa del rettore uscente.
A parte la contraddizione che un CDA designato da un rettore in scadenza contrasta con lo spirito della norma che voleva garantire efficienza gestionale attribuendo al rettore eletto la designazione di una “squadra” coerente con i sui programmi e validata da un consenso elettorale. Si rischia a questo punto che la imminente elezione del rettore potrebbe essere fortemente condizionata. Una scelta quindi non libera non su base programmatica ma utile a garantire particolarissimi interessi. Sarebbe quanto mai opportuno che il rettore attuale, pluriprorogato, si facesse carico di assicurare in questa fase elettorale una pax accademica necessaria per scegliere liberamente chi dovrà guidare l’ateneo nei prossimi anni. Sarebbe opportuno che il rettore attuale si concentrasse sulla definizione dei regolamenti e su quelle modifiche di statuto che dalle diverse componenti sono state evidenziate. Statuto e regolamenti non possono scaturire dalla fretta per l’arrivo dei commissari ne essere partoriti nel chiuso di qualche stanza, è necessario per questo il più ampio confronto possibile perche le regole siano patrimonio e condizionamento per tutti. Si potrebbe cosi risolvere anche il problema della elettiva del Consiglio di Amministrazione se questo come sembra evolvere la situazione serve a garantire nicchie accademiche piuttosto che efficienza gestionale. La Uil pretende di conoscere programmi e persone. Non ci si nasconde con la privacy se si pretende di amministrare il bene pubblico e soprattutto la UIL ribadisce che è utile prima l’elezione del rettore e poi la designazione dei soggetti che con lui dovrebbero collaborare”.