Negli oltre 300 mila di Piazza del Popolo, sabato scorso, a Roma, c’era anche una numerosa rappresentanza del Popolo della Libertà di Rossano e del basso ionio cosentino. Sono partiti due bus: uno da Rossano ed uno da Cariati, organizzato dal coordinamento cittadino, di Mandatoriccio e di Mirto Crosia. A bordo, consiglieri comunali, iscritti e simpatizzanti del Pdl giunti nella Capitale per dimostrare, a distanza di qualche settimana dalle elezioni, che si è co-protagonisti di un partito coeso attorno alla figura del proprio fondatore Silvio Berlusconi. Nella trasferta del Pdl ionico a Roma, nel bus da Rossano, c’era anche il consigliere regionale Giuseppe Caputo. La riuscita manifestazione nazionale a Roma – dichiara Caputo – è stata anzi tutto la dimostrazione eloquente della grande passione che da Nord a Sud della Penisola pervade tutte le sezioni territoriali del Popolo della Libertà. Anche noi abbiamo voluto essere presenti, a poche settimane dal voto che ha consegnato un Parlamento diviso ed un Paese ad oggi ingovernabile, da attori di una grande forza politica e sociale che aveva ed ha non soltanto le carte in regole per continuare ad ambire al governo del Paese ma che aveva ed ha le idee chiare sulla strada da percorrere. Soprattutto la numerosa presenza giovanile, anche dal nostro territorio, è stata motivo di grande soddisfazione e di incoraggiamento per un partito che, stando alle litanie di certa sinistra, era considerato morto e sepolto fino al giorno prima del voto. Per quel che mi riguarda – continua Caputo – anche quest’ultima tappa a Roma è stata un momento importante di ascolto e confronto diretto con la nostra base, in una zona, Rossano ed il basso ionio, nella quale il Pdl, come ho già avuto modo di dire, ha ritenuto di esprimere un ulteriore e prezioso atto di fiducia nei confronti del Pdl e del Presidente Scopelliti.
Più in generale – va avanti – da Piazza del Popolo abbiamo spiegato e ribadito tre aspetti sui quali tutto il Popolo della Libertà si sente unito, dai vertici alla base. Da una parte, la considerazione, difficilmente contestabile e sulla quale lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha indirettamente convenuto, che è quanto mai necessario, oggi, contribuire tutti a dare all’Italia un governo di larghe intese. Detto diversamente, e come ha scandito il Presidente Berlusconi, senza il consenso del Pdl non ci sarà alcun governo ed il Pd con Bersani non potrà andare da nessuna parte. Di fronte alle criticità del delicato momento storico ed internazionale – prosegue – serve un’assunzione di responsabilità finalizzata a mettere in piedi un governo forte capace di affrontare le questioni aperte, senza alcuna rincorsa di poltrone o dei grillini. In secondo luogo, la condivisione opportuna e da ricercare senza riserve, sull’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Come chiarito anche sabato scorso dal palco da Berlusconi, il prossimo Capo dello Stato non può essere ancora una volta espressione di una sola area politica. Infine, il rifiuto, senza se e senza ma, di ogni logica giustizialista in chiave antiberlusconiana, messa in piedi ormai da anni da alcuni magistrati della Procura di Milano. Abbiamo manifestato tutta la nostra contrarietà all’obiettivo, neppure tanto nascosto, di tentare di mettere fuori dall’agone politico il leader dell’attuale opposizione al quale, come hanno riconosciuto sia il Capo dello Stato sia da ultimo diversi costituzionalisti di area Pd (vedi Onida), va invece garantita, di diritto e di fatto, la possibilità di confrontarsi politicamente e democraticamente in vista delle prossime elezioni con un diverso sistema elettorale.