Rinviata al prossimo 18 aprile l’udienza dinanzi al Tar della Calabria contro il decreto regionale 191 riguardante l’accorpamento degli Ospedali di Castrovillari ed Acri in un solo Spoke. Lo ha reso noto il Sindaco , Domenico Lo Polito, dopo che la responsabile dell’Ufficio legale del Comune di Castrovillari, l’avvocato Angela Giordano, questa mattina ha dovuto prendere atto, a Catanzaro, dove si era recata, che l’udienza veniva rinviata a seguito dell’istanza presentata dal Comune di Acri attraverso il suo procuratore. Proprio nell’ultimo Consiglio comunale in un punto specifico il primo cittadino del capoluogo del Pollino, Domenico Lo Polito, ha ricordato l’attività movimentista contro il Decreto regionale 191 e lo stato dell’arte dell’intera faccenda, ricordando l’impegno sul ricorso di sospensiva del Decreto 191 presentato al TAR della Calabria e rammentando le altre iniziative presso il Tavolo Massicci affinché vengano rispettate le indicazioni del decreto 18 del 2010 inerente le funzioni proprie configurate allo Spoke di Castrovillari e il decreto 106 del 2011 nel quale si prevedono i 223 posti letto ed i servizi che lo Spoke deve possedere.
“Al momento – ricorda Lo Polito, ribadendo il proprio impegno come primo cittadino e coordinatore del Comitato interterritoriale per la salute nel Comprensorio – nell’Ospedale di Castrovillari esiste una disuguale distribuzione degli organici oltre i minori posti letto (circa 110) rispetto ai previsti, ricordando pure che il problema della sanità in Calabria è legata ad una non efficienza dell’offerta sanitaria e contrastante sostegno all’esigenza salute nei vari territori. Per questo- aggiunge e conclude Lo Polito – siamo impegnati, consapevoli che questa battaglia di civiltà è a tutela del diritto alla salute delle popolazioni del comprensorio come di altri, che necessitano di servizi, professionalità , strumentazioni e mezzi che , in ciascuna area, devono avere risposte certe. Ecco la ragionevolezza di questa legittima iniziativa democratica ed interistituzionale a più livelli e su più fronti che non si fermerà sino a quando non si vedranno riconosciute le indicazioni del Tavolo Massicci, certi,poi,che l’interesse per il bene comune passa, soprattutto, attraverso il rispetto di queste prerogative. La situazione sanitaria che questo comprensorio vuole rilanciare lo richiede, in nome di un percorso che ha come minimo comune denominatore il bene e la salute di tutti.”