Nella serata di ieri, la Polizia di Stato, U.P.G. e S.P. – Squadra Volante a seguito di attività congiunta con personale del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale di Cosenza e la Guardia di Finanza nell’ambito dei predisposti servizi di controllo del territorio nel capoluogo, disposti dal Sig. Questore Dr. Finocchiaro,”, ha tratto in arresto Vrenna Raffaele classe 1982, persona sottoposta al regime degli arresti domiciliari per spaccio e detenzione sostanze stupefacenti. Nello specifico, nella tarda mattina di ieri, il personale delle volanti riscontrava un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti, posta in essere dall’odierno arrestato presso la sua abitazione di residenza, dove lo stesso era detenuto al regime dei domiciliari poiché tratto in arresto dallo stesso personale dell’UPG e SP il 16.09.2012. Per quanto sopra, coordinati dal commissario capo dott. Muraca Francesco, alle ore 16:20 circa, gli operanti si portavano presso l’abitazione del soggetto oggetto di interesse, al fine operare una perquisizione ex art. 103 Dpr 309/90, con l’ausilio di unità cinofila della Guardia di Finanza di Crotone.
La risoluzione dell’utilizzo del cinofilo risultava determinante, infatti, il cane, ben addestrato, durante la ricognizione del perimetro esterno dell’immobile segnalava la presenza di stupefacente nei pressi di un motociclo intestato a medesimo arrestato, parcato sul retro dell’edificio; alla presenza del Vrenna Raffaele, il personale, difatti, rinveniva in terra cinque involucri contenenti stupefacente, quattro del tipo cocaina pari a grammi 2,6 e uno di hashish del peso di grammi 3,4, nonché, sempre su localizzazione del cane antidroga, si rinveniva nel vano porta oggetti del motociclo un involucro contenente sostanza stupefacente hashish pari a grammi 21,9 che lo stesso Vrenna provvedeva ad aprire dopo aver reperito le chiavi del motociclo ben occultate dallo stesso nel vano ove è ubicato il tappo del carburante. Dall’analisi della dinamica dell’intervento, emergeva che il Vrenna aveva gettato lo stupefacente in giardino nel momento in cui si accorgeva dell’arrivo degli operatori, e che, precedentemente, aveva occultato lo stupefacente tipo hashish nel motociclo. Quanto rinvenuto veniva immediatamente sottoposto a sequestro. La misura dell’arresto veniva motivata dalla gravità del fatto che crea un sempre crescente allarme sociale in questo centro pesantemente colpito da fenomeni di questo genere connessi alla detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Inoltre non è da sottovalutare il fatto che trattasi di persona recidiva già tratta in arresto per analogo motivo e per cui è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, continuamente violata stante la tipologia di reato commesso all’atto della cessione dello stupefacente a terzi.