L’impianto di rigassificazione di GNL nell’area portuale di San Ferdinando e Gioia Tauro suscita molti interrogativi ai quali il Movimento 5 Stelle vuole dare risposte. I calabresi ne hanno diritto! Molte sono le incognite di carattere normativo e procedurale che sollevano dubbi sulla costruzione dell’impianto.Ogni nave gasiera può trasportare fino a 200mila metri cubi di gas naturale liquefatto. Una quantità enorme che, a fronte del traffico previsto per l’area, vedrà attraccare una nave gasiera ogni tre giorni al porto di Gioia Tauro: più di 100 navi l’anno! Gli impianti di rigassificazione comportano un serio ed attento studio dell’impatto ambientale a causa della ricaduta negativa che possono avere sull’ambiente circostante, sulla sicurezza portuale (a causa dell’elevato volume di traffico previsto) e sulle attività ittiche locali. Il rilascio in mare di acqua a temperatura di ben 7 gradi al di sotto di quella di presa provocherà un raffreddamento delle acque circostanti con gravi conseguenze sull’ecosistema marino che si ripercuoteranno negativamente sulla pesca locale. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no! SIA e VIA: lo Studio d’Impatto Ambientale, di cui non si conoscono gli intendimenti progettuali e le valutazioni globali legati all’elevata urbanizzazione dell’area circostante il sito, non tiene conto del centro abitato che si trova a meno di 500 metri dal sito e della scuola materna a meno di 100 metri dalle tubature. La Valutazione di Impatto Ambientale, pur avendo previsto il coinvolgimento della cittadinanza, tramite un referendum cittadino, in base al trattato di Aarhus del 25 giugno 1998, sottoscritto dall’Italia in sede di comunità europea, non ha dato seguito alla consultazione popolare chiedendo il parere dei cittadini che sono nettamente contro il rigassificatore.
La raccolta delle firme di 671 cittadini del 21 dicembre 2009, consegnata alla terna commissariale è un atto senza precedenti a San Ferdinando, che viene palesemente ignorata. A tutto questo il M5S Calabria dice fermamente no! Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha già espresso parere negativo alla scelta di realizzare il rigassificatore nell’area portuale a causa dell’elevato rischio sismico del territorio. I rigassificatori sono impianti a rischio di incidente rilevante, per cui è quanto mai urgente opporsi in ogni modo alla costruzione dell’impianto nella Piana, ponendo in essere tutte le iniziative politiche necessarie a scongiurare un pericolo che incomberebbe sulla piana di Gioia Tauro in cui già esiste un Termovalorizzatore. La necessità di manipolare grandi quantità di GNL impone standard di sicurezza elevati che però non potranno mai scongiurare del tutto gli effetti nefasti di un incidente. Un serbatoio ha una capacità di 140mila metri cubi di Gnl che una volta rigassificato equivale a 84 milioni di metri cubi di gas. Una quantità spaventosa la cui fuoruscita può scatenare disastri di portata inimmaginabili: disperdendosi nell’ambiente a grandi distanze potrebbe trovare fonti di innesco per incendiare tutto quello che trova nel raggio di chilometri! È un rischio che non possiamo permetterci e anche per questo il M5S Calabria dice fermamente no! Il MoVimento 5 Stelle invita i calabresi a diffidare di una classe politica locale che appoggia tali iniziative che minano la sicurezza dei calabresi e del territorio, e li esorta ad aderire all’iniziativa del 6 marzo contro l’autorizzazione della costruzione dell’impianto.